Seleziona una pagina

Da Apollo ad Artemide. Mezzo secolo dopo l’ultima missione umana sul suolo selenita, la NASA dà il via al secondo capitolo della esplorazione lunare con il lancio di Artemis 1, programmato il 29 agosto alle 14:33 ora italiana dal centro spaziale Kennedy a Cape Canaveral in Florida. A lasciare la rampa di lancio il gigantesco razzo vettore SLS con a bordo la capsula Orion senza astronauti, che saranno impiegati per la prima volta riportando una navicella spaziale, predisposta per ospitare equipaggi, fuori dal campo gravitazionale terrestre e intorno alla Luna, testando lo scudo termico di Orion durante la fase di rientro in atmosfera fino all’ammaraggio. Obiettivo del Programma Artemis è riportare l’uomo sulla Luna per stabilirvi una base permanente con l’appoggio di una stazione spaziale in orbita lunare, denominata Lunar Gateway.

A bordo di Orion, come detto, non ci saranno astronauti, ma allo scopo di rendere la prova generale quanto più attinente alla realtà operativa delle missioni umane, volerà Moonikin Campos, un manichino che riproduce un corpo maschile e utilizzato nei test di vibrazione di Orion, collocato al posto del comandante, che indossa la stessa tuta del sistema di sopravvivenza degli astronauti durante la fase di lancio e rientro. Il nome attribuito al manichino maschile è un omaggio all’ingegnere Arturo Campos, che nel 1970 contribuì al salvataggio dell’equipaggio di Apollo 13. Insieme a Campos, altri due manichini di fabbricazione tedesca, Helga e Zohar, che hanno corporatura femminile e sono realizzati con materiali che riproducono ossa, tessuti e organi di persone adulte. I tre manichini, dotati di sensori integrati che permetteranno di registrare i dati relativi all’assorbimento di accelerazione e vibrazioni e l’esposizione alle radiazioni durante i 42 giorni intorno alla Luna. In particolare, Helga volerà senza alcuna protezione, mentre Zohar indosserà un giubbotto protettivo AstroRad. I manichini al femminile daranno corso all’esperimento MARE (Matroshka AstroRad Radiation Experiment), che ha lo scopo di studiare gli effetti delle radiazioni ionizzanti sul corpo femminile, più sensibile, in vista delle future missioni a lungo termine, dal momento che si vuole sia una astronauta a scendere per prima sulla Luna.

Gli altri ospiti a bordo di Orion sono due pupazzi. La pecora Shaun, protagonista della serie animata Shaun the Sheep, che volerà per conto dell’Agenzia Spaziale Europea dopo avere ripercorso tutta la fase di preparazione e addestramento seguita dagli astronauti, compresi i voli parabolici sul velivolo Airbus ‘Zero G’ A310. Snoopy, che funge da indicatore di gravità zero, indosserà una tuta di volo arancione personalizzata, completa di guanti, stivali e patch della NASA.

GLI ESPERIMENTI DI ARTEMIS 1

Tra i carichi utili di Artemis 1 figurano 10 CubeSat, una serie di strumentazioni per studiare le radiazioni nello spazio profondo, in particolare quelle ionizzanti i cui livelli saranno misurate durante le varie fasi della missione mediante dosimetri attivi sviluppati dall’Agenzia Spaziale Europea, e inoltre quattro esperimenti di biologia spaziale relativi al valore nutrizionale dei semi, l’adattamento del lievito, l’espressione genica delle alghe e la riparazione del DNA dei funghi. Spazio anche alla tecnologia commerciale, con l’impiego dell’assistente digitale virtuale Alexa di Amazon a bordo di Orion come dimostratore di possibile interfaccia uomo-macchina durante le missioni. L’esperimento prende il nome di Callisto, che nella mitologia greca era una ninfa e una delle ancelle di Artemide.

(photocredits: NASA)