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Mentre il Trace Gas Orbiter della sonda Exomars si accinge a entrare in contatto con l’atmosfera del Pianeta Rosso per analizzarne la chimica, entrando nella cosiddetta orbita scientifica da metà marzo 2018, l’Agenzia Spaziale Europea ha fissato la data di lancio della seconda parte della missione che dovrà portare sulla superficie di Marte il primo rover europeo. La partenza di Exomars 2020 è in calendario il 24 luglio 2020, con atterraggio il 19 marzo 2021. Nell’estate 2019 sarà pronto il modello di volo, pregno di tecnologia made in Italy. Il crash della sonda Schiaparelli ha rappresentato una dura lezione e reso ancora più stringenti i sistemi di controllo. Exomars 2020 non può e non deve fallire e la discesa sul suolo di Marte deve avvenire in modo da permettere al rover di conservare appieno le funzionalità per cui è stato progettato, sviluppato e costruito. Saranno ben quattro, e non uno, i paracadute che, aprendosi in sequenza programmata, accompagneranno lo sbarco del rover. Ciò in quanto la massa in gioco, due tonnellate, è 3,5 volte quella di Schiaparelli. Va anche ricordato che nel corso della sfortunata discesa di Schiaparelli si è potuto verificare il perfetto funzionamento del paracadute supersonico, così come del radar altimetro. Non altrettanto poté dirsi del software che controllava l’unità giroscopica, la cui lettura errata dell’assetto e della relativa quota, sembra a causa di impreviste e forti oscillazioni in fase di caduta, trasmise informazioni tali da confondere il computer di bordo facendo intendere di essere in prossimità del suolo, mentre in realtà si era ancora a circa tre km di altezza. L’impatto distruttivo con il suolo è stata l’inevitabile conseguenza. Errore che ha indotto a riprogettare la piattaforma inerziale e riprogrammare le unità giroscopiche e gli accelerometri per garantire il successo di Exomars 2020. Missione che vede l’Agenzia Spaziale Italiana impegnata per un terzo del suo costo (1,2 miliardi di euro) e protagonista di tecnologie ed equipaggiamenti. Grazie alle sei ruote di cui è dotato, potrà muoversi in tutte le direzioni e addirittura sollevare le ruote per affrontare o superare piccoli ostacoli. Gioielli di bordo sono il laboratorio chimico, studiato per analizzare i campioni di suolo marziano, e la trivella, progettata e costruita in Italia, in grado di prelevare campioni di terreno alla profondità record di 2 metri, dove i raggi cosmici non possono arrivare e potrebbero essere presenti eventuali forme di vita. Un ultimo cenno storico. La data di lancio prescelta, il 24 luglio, coinciderà con il 51esimo anniversario di rientro sulla Terra di Apollo 11, al ritorno dalla prima missione umana sulla Luna.