Il razzo Antares della Orbital Science Corp, con a bordo la la navetta Cygnus e il suo carico di rifornimenti per la stazione spaziale internazionale, è esploso 6 secondi dopo il distacco dalla rampa di lancio in Virginia. La missione, condotta per conto della NASA, ha provocato un incidente definito anomalo, che non ha prodotto danne alle persone, ma l’immediato crollo delle quotazioni in borsa della società che commercializza il sistema di lancio, Orbital Science Corp, che è arrivata a perdere fino al 19%. Sotto indagine l’intera sequenza della preparazione al lancio, che aveva subito un rinvio di 24 ore, non per problemi tecnici bensì per consentire l’allontanamento di una nave dal perimetro di sicurezza in oceano Atlantico. La NASA ha puntato sui privati per gestire i lanci senza equipaggio destinati a rifornire la ISS, sottoscrivendo contratti con Orbital Science e Specex. Prima dell’esplosione del razzo Antares, tutte le missioni erano state condotte con successo. Ai nuovi rifornimenti provvederà l’agenzia spaziale russa, pronta a lanciare un proprio cargo verso la ISS, dove si trovano sei astronauti. Le 2,2 tonnellate andate perse con la navetta Cygnus erano costituite, oltre che da cibo e acqua, da materiale destinato agli esperimenti in orbita, apparecchiature e ricambi. Le cause che hanno determinato l’esplosione del razzo Antares dovranno essere appurate con certezza e per questo motivo l’intera area circostante il poligono di lancio è stata isolata per poter recuperare i detriti che dovranno contribuire a fornire risposte concrete. Il presidente Obama ha voluto fortemente che, dopo il pensionamento dello Space Shuttle e in attesa di disporre del nuovo sistema di lancio americano, la NASA si affidasse ai privati. Il fallimento della missione è avvenuta in diretta streaming.
Ecco le fasi che hanno preceduto il lancio e l’esplosione 6 secondi dopo il “lift off”









