La trasmissione della sequenza di lancio del razzo Vega, dallo spazioporto dell’ ESA in Guyana francese, vede presenti i ministri per la ricerca di Francia e Italia, Geneviève Fioraso e Stefania Giannini, all’Altec di Torino, centro di controllo della missione dimostratore europeo di rientro atmosferico IXV, situato presso gli stabilimenti torinesi di Thales Alenia Space.
Ad accogliere i ministri di Francia e Italia, presso la sede ALTEC, Jean-Loïc Galle, Presidente e CEO di Thales Alenia Space, il quale ha sottolineato come lo stabilimento di Torino sia tra i gioielli della società aerospaziale, in particolar modo per lo sviluppo delle speciali tecnologie necessarie alle missioni automatizzate su Luna e Marte, così come per le attività legate alla Stazione Spaziale Internazionale e ai sistemi di rientro atmosferico, con e senza equipaggio.
Thales Alenia Space è prime contractor di questo programma dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), a capo di un consorzio di aziende, centri di ricerca e università europei. L’Italia, con un grande supporto da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ricopre un ruolo guida nell’ambito del programma.
Il progetto IXV mira a sviluppare un sistema di rientro atmosferico autonomo per l’Europa, oltre a convalidare le tecnologie necessarie a raggiungere tale obiettivo. La missione, della durata di 1 ora e 40 minuti, viene fatta concludere con una discesa con paracadute e ammaraggio nell’Oceano Pacifico, dove il veicolo viene recuperato da una nave appositamente attrezzata.
“Con questa missione, Francia e Europa confermano l’eccellenza nell’esplorazione dello spazio, una delle sfide maggiori che ci attendono negli anni a venire,” – ha detto Geneviève Fioraso, Ministro francese per l’Istruzione Superiore e la Ricerca – “Ci stiamo confrontando con sfide di carattere scientifico, tecnologico e strategico, oltre che con la questione della sovranità francese ed europea. Allo stesso modo, questi progetti scientifici ci fanno sognare, portano alla ribalta le nostre ricerche sulle origini dell’universo e spingono i giovani a scegliere una carriera tecnica o scientifica, aree in cui abbiamo gran bisogno di risorse umane. Per affrontare queste sfide dobbiamo acquisire know-how nelle tecnologie abilitanti, specialmente quelle necessarie ai vettori spaziali, con e senza equipaggio, per rientrare in sicurezza sulla Terra. Ciò di cui sono stata testimone oggi presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Torino, insieme alla mia controparte italiana Stefania Giannini, dimostra che l’Europa possiede tutto il necessario per fronteggiare queste sfide emozionanti.”
“L’Italia è la grande protagonista del lancio del dimostratore europeo di rientro atmosferico IXV sviluppato da Thales Alenia Space per conto dell’ESA, con l’apporto tecnico-scientifico dell’ASI, del CIRA e delle Università italiane – ha affermato Stefania Giannini, Ministro italiano dell’Istruzione, Università e Ricerca, che si è detta “orgogliosa di questo nuovo passo dell’avventura italiana nello spazio che dimostra l’eccellenza italiana nel settore spaziale”.
I dati raccolti nel corso di questa missione daranno un contributo senza precedenti allo sviluppo delle future generazioni di sistemi di trasporto spaziale con fase di rientro atmosferico. Jean Jacques Dordain, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, ha sottolineato da Kourou che l’11 febbraio è giorno di due grandi avvenimenti: il lancio del razzo Vega e la missione sperimentale del dimostratore di rientro atmosferico IXV, frutto interamente della tecnologia europea, caratterizzata dal forte contributo italiano. Accanto a lui, nella sala controllo di Arianespace, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston.









