Seleziona una pagina

Dream Chaser Cargo SystemLa NASA ha selezionato tre aziende per i nuovi contratti relativi ai voli di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. Prosegue così la politica di collaborazione con i privati per l’attività cargo in orbita terrestre bassa.  Il capitolo tecnico-commerciale, denominato Commercial Resupply Services 2, riguarda non solo il trasferimento dei carichi da e per la ISS, ma anche l’eliminazione dei rifiuti e tutto ciò che va in disuso, come pure il riporto a terra degli esperimenti conclusi. Alle confermate SpaceX e Orbital ATK si aggiunge Sierra Nevada Corporation. La scelta di inserire una terza azienda fornitrice di servizi consente alla NASA maggiore flessibilità nella programmazione dei voli e possibilità di avere a disposizione ulteriori opportunità di lancio nel caso sopraggiungano problemi.

La prima versione del contratto relativo ai servizi di cargo spaziale indicava una quantità prestabilita di carichi da trasportare, espressa in termini di tonnellate. Di conseguenza il numero di missioni è dipeso dalla capacità di carico della navetta. Nel contratto CRS-2 la NASA ha imposto che ogni singola azienda garantisca almeno sei missioni e la copertura assicurativa in caso di incidenti. Le missioni previste dal nuovo contratto includono nuove opzioni riguardante la consegna (cibo, hardware, esperimenti scientifici), la restituzione e l’eliminazione di carichi sia pressurizzati che non pressurizzati. La NASA ha indicato la cifra complessiva di 14 miliardi di dollari, a partire dal 2016 fino al 2024.

Finora, la sola navetta Dragon di SpaceX era in grado di riportare sulla Terra carichi utili come gli esperimenti scientifici e i prodotti tecnologici testati in orbita. L’evoluzione di Dragon consentirà di  attraccare direttamente alla Stazione Spaziale Internazionale invece di attendere di essere catturata dal braccio robotico. In fase di rientro a terra, invece, anche se in tempi più lunghi, è previsto l’atterraggio verticale con l’assistenza di propulsori in luogo dell’ammaraggio nell’oceano. Orbital ATK conferma l’impiego della navetta Cygnus, che servirà anche per eliminare i rifiuti dalla Stazione Spaziale Internazionale, prepara lo sviluppo della nuova versione del razzo vettore Antares. Nel frattempo effettuerà un altro lancio con l’Atlas V.  La new entry Sierra Nevada Corporation propone il Dream Chaser Cargo System, uno shuttle basato su un vecchio progetto della NASA denominato HL-20. Il Dream Chaser consiste in una navetta riutilizzabile ma a costi contenuti e può essere lanciato con il collaudato razzo vettore Atlas V. Oltre a usare la pista del Kennedy Space Center, il Dream Chaser potrebbe atterrare anche in un aeroporto. Il vantaggio consiste nella possibilità di riportare a terra esperimenti scientifici e campioni biologici che potrebbero essere resi immediatamente disponibili a scienziati e ricercatori.

 

(foto Dream Chaser Cargo System by Sierra Nevada Corporation)