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cwis_logoSuccesso per il primo esempio di esperimento relativo all’onda chimica in microgravità. E’ denominato Chemical Wave In Soret effect (CWIS) l’esperimento proposto da un gruppo di studenti campani di ingegneria aerospaziale per il programma REXUS (Rocket Experiments for University Students – https://www.rexusbexus.net), organizzato da SNSB (Swedish National Space Board) e DLR (German Aerospace Center) in collaborazione con ESA (European Space Agency) e EuroLaunch, che consente di compiere test a bordo di un razzo sonda in grado di raggiungere una quota di 90 km.

L’esperimento per il lancio del vettore ESA è stato selezionato nel Dicembre 2012 e si è svolto nella campagna di lancio a Kiruna (Svezia) alla fine di maggio 2014. La presentazione dei risultati dell’esperimento, e dello strumento ingegneristico attraverso il quale è stato realizzato, è avvenuto nella sede del CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) di Capua, con la partecipazione di Luigi Carrino, Presidente del CIRA e del Distretto Aerospaziale della Campania, Raffaele Savino, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e del team degli ingegneri e ricercatori.

La missione si è svolta con successo: il razzo sonda è atterrato con l’ausilio di un paracadute a circa 40 km dal luogo del lancio (Kiruna in Svezia) ed il modulo è stato recuperato in perfette condizioni. Il team di CWIS ha potuto acquisire immagini e dati registrati dal computer collocato a bordo del modulo ed avviare, quindi, la complessa fase di analisi dei risultati ottenuti. L’esperimento scientifico riguardava lo studio della variazione della concentrazione dei componenti costituenti una miscela binaria, per effetto di un gradiente termico. L’utilizzo di un razzo sonda ha consentito di ridurre gli effetti dovuti all’accelerazione gravitazionale che disturbano la visualizzazione del fenomeno. Il progetto di valenza internazionale pluripremiato, nel settembre del 2013, nel corso di del convegno internazionale EOS Topical Meetings, svoltosi a Capri e dedicato ai microsistemi ottici, ha ricevuto anche il riconoscimento da parte del Distretto Aerospaziale della Campania(DAC) che ha messo a disposizione la consulenza scientifica, gli spazi ed i laboratori della rete DAC, oltre ad un sostegno economico, per consentire loro di continuare la ricerca.

“Il risultato ottenuto da questi ragazzi in un contest internazionale con il quale si sono misurati, dimostrando non solo di avere un’ottima idea scientifica, ma anche di essere capaci di progettarla, realizzarla e gestirla, rende orgoglioso tutto il mondo aerospaziale campano, confermando la tradizionale vocazione della nostra Regione in questo settore. Questi brillanti studenti rappresentano un’eccellenza che va sostenuta e valorizzata per aiutarla a consolidarsi” – ha dichiarato Luigi Carrino nel corso della conferenza.

Il Team CWIS è costituito da studenti e ricercatori dell’Università di Napoli Federico II (UniNa) e dell’Université libre de Bruxelles (ULB): Wassilis Tzevelecos (ULB – UniNa), Santolo Manzone (UniNa), Antonio Pugliese (UniNa), Luigi De Filippis (UniNa), Bruno Alfano (UniNa), Fabrizio Mancino (UniNa), Valerio Cestrone (UniNa), William Runge (ULB), Olivier Desenfans (ULB). La realizzazione dell’esperimento è stata resa possibile nell’arco di circa 18 mesi grazie al supporto di un network di enti ed aziende private del settore che hanno creduto nel progetto finanziando parte delle spese oppure fornendo componenti di alta qualità. La lista completa è consultabile al link: https://cwis.altervista.org/index.php?q=partners