Il lander Schiaparelli, rilasciato nel pomeriggio di domenica 16 ottobre dal veicolo orbitale della sonda Exomars, è entrato nell’atmosfera di Marte alle 16:42 di mercoledì 19 ottobre. La sua discesa programmata e gestita autonomamente dal computer di bordo, della durata di quasi sei minuti, dovrebbe essersi conclusa con l’atterraggio nella zona di Meridiani Planum. Il segnale è arrivato effettivamente alle 18:33, come previsto, raccolto dalla sonda europea Mars Express. Successivamente al centro di controllo della missione Exomars all’ESOC di Darmstadt si è appurato che il segnale è stato perso un minuto prima del touchdown. La risposta su come si sia concluso l’avvicinamento alla superficie è affidata all’analisi dei dati processati nel corso della notte, mentre il direttore delle operazioni di volo dell’ESA, Paolo Ferri, ha potuto annunciare soddisfatto il regolare ingresso in orbita del Trace Gas Orbiter che seguirà un orbita ellittica con perigeo di 400 km e apogeo di 100.000 km, che sarà progressivamente circolarizzata fino a stabilizzarsi a una quota paragonabile a quella in opera la stazione spaziale interno alla Terra. Per il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Jan Woerner, la discesa del lander Schiaparelli è da considerarsi in ogni caso un test fondamentale per acquisire i dati su come atterrare su Marte. Il primo segnale c’è stato, trasmesso da Mars Express al Giant Metrewave Radio Telescope di Pune in India. L’ESA si affida allo stesso Trace Gas Orbiter, oltre alle altre sonde intorno al Pianeta Rosso, come Mars Reconnaissance Orbiter della NASA.