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un_anno_nello_spazioiss_exp43_crewUn anno consecutivo in orbita intorno alla Terra. Scott Kelly, 51enne astronauta americano, non è il primo destinato a trascorrere un tempo così lungo nello spazio, ma inaugura la serie di missioni di più lunga durata a bordo della stazione internazionale dove permarrà per 342 giorni insieme al russo Mikhail Kornienko. I due fanno parte dell’equipaggio di Expedition 43, partito alle 20:42 (ora italiana) del 27 marzo 2015 dalla dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan, a bordo della Soyuz TMA-16M insieme al cosmonauta Gennady Padalka,  che rimarrà a bordo della Iss per il periodo canonico di sei mesi.

Ma la caratteristica della missione di Scott Kelly, ribattezzata propriamente “One Year”, è legata a filo doppio all’attività parallela del fratello gemello Mark, anch’egli astronauta, rimasto a terra, con l’espresso obiettivo di studiare e mettere a confronto le reazioni e la capacità di adattamento del corpo umano in assenza di gravità con i parametri di chi conduce una vita sulle gambe ben salde  e scandita dai ritmi regolari del giorno e della notte.

La Soyuz con l’equipaggio di Expedtion 43 ha attraccato alla ISS sei ore dopo il lancio, alle 04:36 ora italiana di sabato 28 marzo e 90 minuti dopo si sono aperti i portelli.

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Con questa missione la NASA intende testare la capacità di affrontare viaggi di lunga durata in condizioni di assenza e gravità e avviare le tappe di avvicinamento all’esplorazione umana di Marte. Ma c’è di più. Per la prima volta si offre la possibilità di verificare il cosiddetto “paradosso dei gemelli”, enunciato sulla base della Teoria della Relatività di Albert Einstein, secondo cui se un gemello parte per un viaggio interstellare, condotto quasi alla velocità della luce,  mentre l’altro invece rimane ad aspettarlo sulla Terra, al ritorno il gemello astronauta sarà invecchiato meno di quello rimasto sulla Terra. Ciò in quanto il tempo scorrerebbe in modo decisamente diverso per i due fratelli. Pur non viaggiando alla velocità della luce, l’astronauta Scott Kelly a bordo della Iss e il gemello Mark Kelly sulla Terra vivranno un’asimmetria temporale avendo due diversi sistemi di riferimento. Molta attenzione, dunque, sia ai problemi fisici che psicologici.

La Spedizione 43 è iniziata quando la Soyuz TMA-14M ha lasciato la stazione l’11 marzo 2015. Dopo aver trascorso 167 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, Barry Wilmore, Alexander Samokutyaev ed Elena Serova sono tornati a casa segnando la fine di Spedizione 42 e lasciando il orbita il Comandante Terry Virts e Ingegneri di Volo Samantha Cristoforetti dell’ESA e Anton Shkaplerov della Roscosmos, che hanno proseguito le ricerche scientifiche e la manutenzione a bordo della stazione fino all’arrivo, dei nuovi tre membri dell’equipaggio, l’astronauta NASA Scott Kelly e i cosmonauti della Roscosmos Mikhail Kornienko e Gennady Padalka, componenti tutti insieme di Spedizione 43.

L’ingegnere di Volo Scott Kelly èl’unico astronauta nella storia ad avere un gemello, Mark, anche lui nella NASA. Ha effettuato il suo primo volo spaziale nel 1999 come pilota della missione Space Shuttle STS-103 per effettuare una manutenzione al Telescopio Spaziale Hubble. Dopo aver fatto parte dell’equipaggio di riserva di Spedizione 5 alla ISS, nel 2007 è stato Comandante di STS-118 in una missione diretta alla Stazione Spaziale Internazionale, Ingegnere di Volo di Spedizione 25 e Comandante della Spedizione 26, per un totale di 180 giorni, 1 ora e 51 minuti nello spazio nel corso delle tre missioni. Kelly farà parte delle Spedizioni 43/44 come Ingegnere di Volo e Comandante delle Spedizioni 45/46. E’ stato scelto per la missione di un anno sulla ISS assieme al cosmonauta russo Mikhail Kornienko, alla sua seconda missione a bordo della ISS dove ha già trascorso sei mesi.

L’ingegnere di Volo russo Gennadi Padalka è uno dei cosmonauti con maggiore esperienza in attività. Il suo primo volo nello spazio risale al 1998 con la missione Soyuz TM-28 quando ha soggiornato 198 giorni sulla MIR. Nel marzo 2002 è stato comandante della Spedizione 9, trascorrendo sulla ISS 187 giorni, 21 minuti e 17 secondi. Nel 2009 ha svolto un’altro periodo di soggiorno sulla ISS sempre con il ruolo di Comandante per la ISS-Spedizione 19 trascorrendo ulteriori 199 giorni nello spazio. E’ stato poi assegnato come Ingegnere di Volo per la Spedizione 31 e Comandante per la Spedizione 32 decollato il 15 maggio 2012 per la ISS con la Soyuz TMA-04M. Complessivamente ha trascorso nello spazio di 710 giorni, 6 ore e 22 minuti, eseguendo nove attività extra-veicolari durante la sua carriera. Ora è stato nuovamente scelto come Ingegnere di Volo di Spedizione 43 e Comandante di Spedizione 44.

Padalka, alla quinta missione, rientrerà dopo 168 giorni con il nuovo primato di permanenza nello spazio. Infatti, al momento del rientro sulla Terra avrà superato 870 giorni battendo il precedente limite (803) che appartiene al connazionale Sergej Konstantinovic Krikalyov. Di quest’ultimo, cosmonauta di San Pietroburgo, e’ il record di permanenza ininterrotta nello spazio. Il 25 marzo 1992, Krikalyov rientrò dopo 311 giorni trascorsi sulla Stazione Spaziale Mir. Per questo venne considerato “l’ultimo cittadino dell’Unione Sovietica”.

iss_exp43_crewL’equipaggio completo di ISS-Spedizione 43: da destra il Comandante Terry Virts, assieme al cosmonauta russo Mikhail Kornienko, l’astronauta italiana dell’ESA Samantha Cristoforetti, il cosmonauta russo Anton Shkaplerov, l’astronauta NASA Scott Kelly e il cosmonauta russo Gennady Padalka.