Ha preso il via la Missione VITA, che vede protagonista l’astronauta italiano dell’ESA Paolo Nespoli, alla sua terza esperienza in orbita e a bordo della stazione spaziale internazionale dove resterà sei mesi. Il lancio è avvenuto alle 17:41 (ora italiana) di venerdì 28 luglio dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Nella Soyuz MS-05, insieme a Paolo Nespoli (@Astro_Paolo il suo nickname su Twitter), il cosmonauta russo Sergei Ryazansky e l’americano Randy Bresnik, entrambi alla seconda esperienza spaziale. Ad attendere l’equipaggio di Expedition 52 ci sono Fyodor Yurchikhin, Jack Fischer e Peggy Whitson, l’astronauta americana con la quale Nespoli aveva volato nel 2007 e che ha già collezionato tanti record in orbita. AstroPeggy è infatti la prima donna per due volte al comando della stazione orbitale e uno degli americani ad avere fatto il maggior numero di passeggiate spaziali. E Paolo Nespoli non nasconde l’auspicio di poter effettuare la sua prima attività extraveicolare. Intanto, per segnalare il raggiungimento della linea dello spazio e dunque l’assenza di peso Nespoli ha scelto un oggetto preferito da suo figlio più piccolo, Max: un piccolo Transformer, che ha iniziato a galleggiare nella capsula Soyuz.
La Missione VITA (Vitality, Innovation, Technology, Ability) è la terza di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e il logo che la contraddistingue è ispirato al Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto. VITA fa parte della partnership strategica tra ASI e NASA sancita dall’accordo bilaterale per la fornitura dei moduli logistici pressurizzati MPLM. La partenza di Paolo Nespoli è avvenuta a distanza di 25 anni da quella del primo astronauta italiano della storia, Franco Malerba. In un quarto di secolo l’Italia è stata presente 12 volte nelle missioni umane con sette diversi astronauti. Nespoli, classe 1957, diventa il più anziano astronauta europeo in attività.
Durante la sua permanenza sulla ISS, Paolo Nespoli avrà il compito di seguire oltre 200 esperimenti di cui ben 11 selezionati da ASI, la gran parte dei quali biomedici e il resto tecnologici.
“La missione VITA metterà al centro del lavoro di Paolo Nespoli una serie di importanti esperimenti biomedici – ha ribadito il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – che riguardano gli effetti sull’uomo di lunghe permanenze nello spazio, e in particolare di come proteggere gli astronauti dalle radiazioni cosmiche. Si tratta di un aspetto fondamentale in vista dei viaggi del futuro e in particolare dell’esplorazione umana di Marte, che è il prossimo obiettivo a cui tutti puntano con decisione”. “Tutte le declinazioni della missione VITA e i simboli che ritroviamo nel logo – ha aggiunto Battiston – sono la descrizione delle qualità, degli obiettivi, della visione e della passione delle donne e degli uomini che partecipano insieme a Paolo a questo nuovo capitolo delle missioni di volo umano che nascono dalla speciale partnership tra ASI e NASA, con il contributo dell’ESA”.
“Non vedo l’ora di essere di nuovo un extraterrestre. È il modo migliore di concludere la mia carriera di astronauta”. Queste la parole che Paolo Nespoli ha postato sul sito dell’Agenzia Spaziale Europea per salutare il suo terzo viaggio spaziale.
Tornando al logo in lingua italiana, la parola “vita” evoca significati profondi e importanti, sia da un punto di vista scientifico che filosofico. Il design della patch, sviluppato dall’ESA su richiesta dell’Agenzia Spaziale Italiana e realizzato insieme allo stesso astronauta Paolo Nespoli e all’ASI, è rappresentativo dei messaggi principali della missione. La forma ci ricorda il pianeta Terra per la sua geometria rotonda e per la sua trama azzurra. Essa contiene il simbolo del “Terzo Paradiso” dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto. Tale simbolo mette in relazione visiva e concettuale i temi principali della missione: il DNA, simbolo della vita (tema veicolato anche dal nome della missione stessa) e, in senso lato, della dimensione scientifica; il libro, simbolo della cultura e dell’educazione intesa come formazione e apprendimento continuo; la Terra, simbolo dell’umanità intera. Il Terzo Paradiso è una riformulazione del simbolo matematico dell’infinito e può essere visto come simbolo aperto a molteplici interpretazioni. I due elementi circolari opposti stanno a significare le attività scientifiche ed educative sviluppate nello spazio, mentre il cerchio centrale è il punto di incontro tra i due e rappresenta l’evoluzione della Terra e i benefici che le attività spaziali portano all’umanità.
L’ellissi centrale in combinazione con il globo evoca un simbolico occhio che sta a figurare la prospettiva dell’astronauta che osserva il nostro pianeta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Le tre stelle rappresentano le tre missioni di lunga durata frutto dell’accordo tra la NASA e l’ASI. Il logo è impreziosito dalla presenza dei colori della bandiera italiana a rappresentare la nazionalità dell’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli e dell’Agenzia Spaziale Italiana.