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Luca Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Italiana e pilota sperimentale, si appresta a diventare il sesto astronauta italiano a entrare in orbita. La sua missione, ribattezzata VOLARE come la celebre canzone che evoca l’Italia nel mondo, prenderà il via il 29 maggio 2013 dal cosmodromo di Baikonur a bordo della capsula Soyuz TMA-09M diretta verso la stazione spaziale internazionale. Parmitano è il primo della nuova generazione degli astronauti dell’ESA a essere stato assegnato a una missione di circa sei mesi sulla ISS e il secondo italiano a prender parte ad una missione di lunga durata dopo Paolo Nespoli. Questa opportunità di volo è stata assegnata all’ASI dalla NASA e nasce da un Memorandum bilaterale diretto NASA/ASI, in base al quale ASI ha fornito all’ente spaziale statunitense tre moduli pressurizzati abitativi (MPLM – Multi Purpose Pressurized Module) e il PMM (Permanent Multi Purpose Module) per la ISS. Durante la missione, Luca sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici per ESA e ASI, molti dei quali sono basati sul know how italiano: dovrà svolgere come membro di equipaggio della ISS un’ampia e articolata attività di sperimentazione, pianificata dal crew office della NASA. La missione di Luca Parmitano avrà il nome di VOLARE e sarà rappresentata da una Soyuz che con una scia tricolore avvolge la Terra e traccia il percorso della Stazione Spaziale Internazionale. Il decollo è fissato il 29 maggio dal Cosmodromo di Baikonur con il razzo russo Soyuz TMA-07M con i tre componenti della Expedition 36/37 partiranno alla volta della ISS. Oltre a Luca Parmitano, dell’equipaggio della Expedition 36/37 fanno parte il comandante russo Fyodor Yurchikhin e la statunitense Karen Nyberg. A novembre 2013 la Soyuz TMA-09M lascerà la ISS per rientrare a Terra. La partecipazione di Luca Parmitano all’equipaggio della missione ISS 36/37 conferma il ruolo di primo piano che il nostro Paese ha nel settore spaziale e, in particolare, nell’attività di ricerca a bordo ISS. Completata la costruzione della Stazione, è iniziata la fase di utilizzo a tempo pieno di questo avamposto spaziale dell’umanità. L’Italia ha un ruolo fondamentale nell’utilizzo scientifico della Stazione ed è stata anche il Paese che ha partecipato alla sua realizzazione fornendo i moduli abitativi, di cui circa il 50% costruiti a Torino.

Diapason e ICE (Italian Combustion Experiment) sono i due esperimenti del programma Green Air cui Parmitano darà il via durante la sua missione. Diapason, realizzato dall’italiana DTM, riguarda la rilevazione nell’aria, tramite una specifica apparecchiatura, della presenza di particelle di dimensione di pochi nanometri che avrà applicazioni in studi sull’inquinamento atmosferico. Lo studio di combustibili innovativi a basso impatto ambientale è il fulcro dell’esperimento ICE. In particolare, verrà analizzato il comportamento di un biocombustibile la cui composizione è stata definita e proposta dall’Istituto Motori del CNR di Napoli. Green Air è un programma realizzato nell’ambito di una joint venture tra l’ASI e la PMI romana AGT Engineering, basata – primo esempio nella storia dell’Agenzia – sulla formula della partecipazione “pubblico – privato” per l’utilizzo della ISS.

Parmitano ha svolto anche un intenso addestramento per essere pronto a effettuare attività extraveicolare, allenandosi a nella piscina del Centro ESA di Colonia e al Centro Spaziale di Houston, dove è riprodotta la sezione americana della Stazione Spaziale. Durante i sei mesi di permanenza Parmitano effettuerà almeno due passeggiate spaziali. Prima di lui, solo tre astronauti dell’Esa hanno vissuto questa esperienza. Il primo è stato Thomas Reiter, nel 1995 e 1996 nel corso di due missioni a bordo della stazione spaziale russa Mir, e nel 2006, sulla Stazione Spaziale Internazionale. Poi è toccato allo svedese Christer Fuglesang, che ha eseguito tre EVA nel 2006 e due nel 2009, e al un tedesco Hans Schlegel nel 2008.

La fase finale di addestramento è stata preceduta da una serie di incontri che Parmitano, insieme a Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha avuto con gli studenti dei Convitti Nazionali di Roma, Napoli e Torino, per raccontare la sua prossima avventura nello spazio. Gli allievi hanno potuto ascoltare il futuro astronauta italiano raccontare come si diventa astronauti, come ci si prepara e quali attività realizzerà sulla Stazione Spaziale Internazionale Gli allievi hanno potuto ascoltare il futuro astronauta italiano raccontare come si diventa astronauti, come ci si prepara e quali attività realizzerà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per gli studenti dei Convitti Nazionali l’incontro con Luca ha rappresentati un momento di approfondimento e conoscenza di un settore come quello spaziale, capace di offrire grandi opportunità di sviluppo occupazionale. L’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al mondo dello spazio e cercare di far nascere in loro la passione e la conoscenza di attività avanzate nelle quali l’Italia ha un ruolo di primo piano in campo internazionale. Luca Parmitano ha riservato ai giovani molta attenzione, ricordando come si può diventare astronauta, il percorso di preparazione e la fatica di allenarsi per un lavoro così particolare. Dietro la sua missione di volo c’è tutto il sistema Italia che si è preparato e coordinato ad alti livelli per il successo di questa attività. Gli appuntamenti nei convitti sono stati anche occasione per mostrare, oltre che l’alta tecnologia Made in Italy, anche il nostro cibo e la nostra cultura gastronomica che accompagneranno gli astronauti sulla ISS.