da Sorrentino | Apr 27, 2015 | Attualità, Primo Piano, Servizi Satellitari
Il sistema COSMO-SkyMed è stato tempestivamente attivato per garantire il necessario supporto alle popolazioni e alle autorità governative dei paesi interessati dal devastante evento sismico (di magnitudo 7.9) che sabato 25 aprile ha colpito il Nepal e alcuni Paesi confinanti causando migliaia di vittime. Dopo la prima scossa, registrata sabato 25, l’Istituto sismologico mediterraneo europeo (EMSC) ne ha registrate altre 45 superiori ai 4,5 gradi della scala Richter e altre 15 sopra i 6,5 gradi.
L’intero archivio dati della missione è stato messo a disposizione dell’Utenza istituzionale internazionale. Si è inoltre proceduto alla immediata pianificazione di nuove acquisizioni sulle aree geografiche colpite, in modo da rendere possibili le analisi di dettaglio necessarie alla valutazione dei danni subiti. UNOSAT (United Nations Operational Satellite Applications Programme, in italiano OSNU) e NASA hanno richiesto di poter utilizzare le serie interferometriche presenti nell’archivio COSMO-SkyMed poche ore dopo il sisma. In particolare. L’Agenzia spaziale USA ha richiesto 330 immagini di archivio, che sono state prontamente messe a disposizione nell’ambito delle attività di cooperazione ASI-NASA.
La presenza nell’archivio COSMO-SkyMed di un numero così elevato di immagini acquisite sulla città di Katmandu – e sulle limitrofe aree geografiche di interesse – è stato reso possibile da uno specifico Progetto di “Background Mission”, attivato da ASI in cooperazione con il provider commerciale e-GEOS. Si tratta di un programma finalizzato a popolare in modo periodico e continuativo un archivio dati in modalità interferometrica, utile per applicazioni di gestione di emergenze sismiche, vulcaniche, e simili su aree geografiche (e, nel dettaglio, metropolitane) nazionali e internazionali caratterizzate da elevato livello di rischio. Come, appunto, nel caso del Nepal.
da Sorrentino | Apr 22, 2015 | Attualità, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
In occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea impegnata nella ‘Missione Futura’, ha registrato un video in cui legge il primo canto del Paradiso. E’ una delle iniziative ideate dalla Società Dante Alighieri nell’ambito dell’evento programmato venerdì 24 aprile al Cinema Odeon di Firenza. Uno dei massimi esperti di Dante, Riccardo Buscagli, definisce il capitano e pilota dell’Aeronautica Militare, impegnata nelle attività a bordo della stazione spaziale internazionale “una lettrice attenta e scrupolosa”. Samantha Cristoforetti è una profonda conoscitrice dell’universo «astronomico» dantesco e la sua lettura si accompagna a una serie di suggestive immagini della Terra vista dallo spazio. Prima del contributo dell’astronauta, l’intervento del prof. Piero Boitani, chiamato a illustrare il rapporto tra Dante e le stelle.
Dante nello Spazio è una novità assoluta. Non così il ricorso alla lettura dei grandi classici della storia dell’umanità. Una pagina indimenticabile venne scritta dall’equipaggio di Apollo 8, il primo a raggiungere e circumnavigare la Luna che il 24 dicembre 1968, lesse a turno il I capitolo del libro della Genesi.
La voce di Frank Borman, Jim Lovell e Bill Anders raggiunse la Terra. «Ci stiamo avvicinando all’alba lunare e, per tutte le persone della Terra, l’equipaggio dell’Apollo 8 ha un messaggio: “In principio Dio creò i cieli e la terra”». Gli astronauti iniziarono così a turno la lettura dei primi passi del Libro della Genesi, concludendo «da parte dell’equipaggio dell’Apollo 8 vi auguriamo una buona notte, buona fortuna, un buon Natale. E Dio benedica tutti voi, tutti voi sulla buona Terra».
Samantha Cristoforetti, che ha deciso di cimentarsi nella lettura dantesca con grandi motivazioni e profondo significato, sta scrivendo un “libro” nello spazio: un diario, contenuto nel sito Avamposto42, in cui racconta la sua vita sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma che riporta appunti risalenti a 500 giorni prima del lancio, avvenuto il 23 novembre 2014 da Bajkonur, in Kazakhstan. Un diario corredato anche dai contenuti dei profili Twitter, Facebook e Flickr dell’astronauta. Ma la stessa astronauta ha portato con sé in orbita alcuni libri cartacei, parte del bagaglio personale di Samantha: Palomar di Italo Calvino e Pilota di guerra di Antoine de Saint-Exupéry e pubblicazioni in miniatura che raccolgono pagine di Gianni Rodari, in particolare Agente X. 99: storie e versi dallo spazio (edito nel 1996 da Einaudi Ragazzi, con illustrazioni di Altan) e I viaggi di Giovannino Perdigiorno. Cosa sarebbe lo Spazio senza le parole e le emozioni per raccontarlo?
da Sorrentino | Apr 8, 2015 | Attualità, Eventi, Primo Piano
Roma torna a ospitare (11-12 aprile 2015) la NASA Space Apps Challenge, l’hackathon giunto alla terza edizione che si svolge in contemporanea mondiale in oltre 130 città. Luogo della competizione, che chiama a raccolta programmatori, designer, studenti e appassionati di spazio, è la Facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma, in via Eudossiana, 18. Testimonial dell’evento italiano John Phillips, Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Filippo Angelucci, Head of ESA IT Department and Chief Information Officer, Enrico Flamini, Chief Scientist dell’Agenzia Spaziale Italiana, Jason Kessler, Asteroid Grand Challenge e LAUNCH Program Executive della NASA, e dagli Stati Uniti il Magg. Pil. Luca Parmitano, astronauta ESA e protagonista della missione Volare dell’ASI.
Anteprima della due giorni capitolina lo streaming del Data Bootcamp di New York presso la Palestra dell’Innovazione della Fondazione, in via del Quadraro 102, ospitato dalle ore 19 fino alle 23 di venerdì 10 aprile dalla Fondazione Mondo Digitale. Attraverso il bootcamp i partecipanti possono prendere parte ad un workshop formativo su “Hardware & Robotics” e “Programming & Web App Development”.
Per partecipare alla NASA Space Apps Challenge – organizzata dall’Ambasciata Americana, dall’ESA, ASI e Università La Sapienza di Roma – è necessario registrarsi sul sito www.spaceappschallenge.org alla location Roma, dove è possibile prendere visione del programma dell’hackathon.
da Sorrentino | Mar 10, 2015 | Astronomia, Attualità, Primo Piano
Il 20 marzo è la data astronomica per eccellenza del 2015, con una eclissi totale di Sole, visibile parzialmente anche in Italia con una copertura media del 62%. La magnitudine (la frazione del diametro del disco solare coperta dal disco lunare durante la fase centrale dell’eclisse) oscilla tra un valore minimo di 0,541 per un osservatore di Palermo e un valore massimo di 0,713 per chi osserva dalla Lombardia. L’inizio della eclissi è alle 9.24, con il suo massimo alle 10.31 e termine alle 11.42. A Milano inizio e fine un minuto prima. L’eclissi totale è osservabile alle latitudini più settentrionali, in particolare alle isole Svalbard e Faroer. Le ultime eclissi parziali in ordine di tempo visibili in Italia risalgono ad agosto 1999 e a gennaio 2011. La prossima eclissi che potrà essere vista dal nostro Paese, peraltro con una copertura inferiore a quella del 2015, ci sarà solo nel 2022. L’osservazione deve avvenire sempre con un telescopio dotato di filtri o con occhiali specifici, reperibili nei negozi di ottica. Mai a occhio nudo, né con semplici occhiali da sole, per evitare il rischio di danni alla retina. L’eclissi, provocata dalla Luna che si frappone tra Sole e Terra, è un evento che avviene a distanza di 6.585,3 giorni dal precedente, equivalente in media a un intervallo di 18 anni, una decina di giorni e 8 ore. Lo scarto di otto ore tra un evento e l’altro corrispondo a un terzo di rotazione della Terra sul proprio asse. Ciò comporta una traslazione della copertura di 120 gradi verso ovest e che gli eventi siano visibili da regioni del globo sempre diverse.
L’evento astronomico può essere seguito in diretta streaming sul sito del Virtual Telescope .
https://www.virtualtelescope.eu/webtv/
MAPPA INTERATTIVA NASA
da Sorrentino | Mar 4, 2015 | Attualità, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
Samantha Cristoforetti ha festeggiato il 3 marzo 2015 i primi cento giorni trascorsi a bordo della stazione spaziale internazionale, insieme ai suoi colleghi di missione partiti il 24 novembre 2014 dal cosmodromo di Bajkonour a bordo della capsula Soyuz TMA-15M, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts. L’anniversario è stato annunciato via Twitter dall’astronauta italiana che si è regalata una piccola targa celebrativa e poi si è messa in posa a testa in giù in mezzo ai due colleghi. Oltre a essere la prima donna italiana in orbita, Samantha Cristoforetti ha inanellato un numero record di follower sull’account Twitter ma soprattutto un seguito straordinario sul blog Avamposto 42, che racconta tutte le fasi della missione Futura. Un racconto composto da innumerevoli e sensazionali immagini della Terra vista dallo spazio, dagli scatti relativi alle attività ordinarie e sperimentali che si svolgono a bordo della ISS e alle operazioni sempre delicate di attracco delle navette di rifornimento e del lavoro extraveicolare che vede Samantha Cristoforetti impegnata nella preparazione e assistenza dell’uscita dei colleghi all’esterno del complesso orbitale. Tanti i collegamenti con la Terra che hanno offerto alle scolaresche in ogni parte d’Italia di vivere l’emozione del colloquio diretto con l’astronauta. Meno simpatica la scelta degli organizzatori del Festival di Sanremo di fare apparire una diretta serale l’intervista rilasciata nella fascia pomeridiana dall’astronauta. In ogni caso Samantha Cristoforetti ha conquistato un posto nel cuore degli italiani, citata dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, diventando emblema e orgoglio della parte positiva del Paese. La missione Futura continua e Samantha prosegue nella conduzione dei numerosi esperimenti selezionati dall’ASI, ideati e sviluppati da Università, Enti di ricerca e PMI italiane, oltre a sperimentazioni scelte dall’ESA e dalle altre Agenzie partner della ISS. Il rientro sulla Terra è pianificato per maggio 2015.
da Sorrentino | Gen 22, 2015 | Attualità, Eventi, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
Seconda teleconferenza, giovedì 22 gennaio 2015, di Samantha Cristoforetti con la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana a Tor Vergata, a 60 giorni dall’inizio di Expedition 42 e della missione Futura a bordo della stazione spaziale internazionale. A salutare l’astronauta italiana Roberto Battiston, presidente ASI, Elena Grifoni-Winters, responsabile coordination office, Directorate of human spaceflight and operations dell’Esa, e il generale Claudio Salerno, capo del 5° reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, insieme ad alcune delle scuole partecipanti al programma didattico LISS (Lessons on International Space Station), che permette ai giovani di familiarizzare con l’esperienza che vivono gli astronauti in orbita e in particolare quella straordinaria che vede impegnata Samantha Cristoforetti.
“Buongiorno presidente, è un piacere sentirla” – esordisce Samantha, che si diverte a far galleggiare e ruotare il microfono tra una risposta e l’altra. Ancora terrestre o più aliena? – le chiede Battiston. “In questo avamposto dell’umanità nello spazio mi muovo agevolmente, mi sento a casa e ritengo di essere diventata abbastanza efficiente – risponde Samantha – E’ un’esperienza eccezionale che ogni giorno mi dà grande gioia. Dal punto di vista scientifico abbiamo fatto molto, dagli esperimenti di neurofisiologia, ai quali abbiamo dedicato due sessioni sperimentali, a quelli sul sonmo e la circolazione del sangue. Sto portando sensori per 36 ore per studiare i ritmi circadiani. Dall’arrivo della capsula di rifornimento Dragon ho a che fare con le piantine e i moscerini della mosca. Sto utilizzando un equipaggiamento che permette di studiare i cambiamenti della risposta immunitaria in microgravità.
Se Battiston le fa notare che dal parrucchiere spopola il taglio alla Samantha, ispirato all’effetto che i capelli dell’astronauta subiscono in microgravità, la rappresentante dell’ESA sottolinea come
Futura e Avamposto 42 evochino i passi propedeutici all’esplorazione umana nello spazio. Una riflessione con cui Cristoforetti concorda, ribadendo l’importanza della ricerca scientifica in orbita finalizzata allo sviluppo tecnologico, tenuto conto che molti esperimenti sono rivolti alla fisiologia umana. Quest’anno inizieranno le missioni annuali degli astronauti, proprio per approfondire le implicazioni sulla salute e affrontare anche le difficoltà psicologiche che si presenteranno quando ci avventureremo sempre più lontano dalla Terra.
Come si mantiene operativa H24 una struttura così complessa? – le chiedono.
“Da dieci anni l’ISS funziona in maniera continuativa e ciò non è affatto semplice né scontato – osserva Samantha – Lavoriamo insieme in maniera efficcace supportando operazioni complesse in sinergia con squadre sparse nei centri spaziali in tutto il mondo”
A proposito della sua formazione ed esperienza militare, Cristoforetti sente di essere aiutata in particolare dall’abitudine a lavorare e interagire con macchine e tecnologie complesse, seguire le procedure previste, nella predisposizione al lavoro di squadra e nella capacità di adattamento.
Samantha risponde alle domande preparate e lette dagli studenti presenti nell’auditorium dell’ASI.
Spiega che la maggior parte degli esperimenti è dedicata alle ricadute sulla vita terrestre. Sottolinea che la colonizzazione di Marte non è alle porte, dal momento che serviranno ancora molte missioni esplorative, ma anche si sta lavorando per quell’obiettivo e tutto ciò che si fa sulla ISS permette di sviluppare le conoscenze e tecnologie per realizzare questo passo. Quanto all’azione dei raggi cosmici, rassicura che la ISS si trova in orbita bassa e all’interno della fascia protetta. Il problema riguarderà certamente le missioni future interplanetarie. Ribadisce l’importanza fondamentale della fiducia reciproca che regna tra i membri d’equipaggio, Quanto alla percezione del tempo, ricorda di essere tra i soggetti di cui si studiano i ritmi circadiani e la capacità di adattamento alle condizioni di vita e lavoro sulla ISS, dove le percezione del tempo è scandita dagli orologi e dall’agenda elettronica.
La teleconferenza si chiude con un pensiero alla Terra dallo spazio e alla consapevolezza della fragilità del nostro pianeta. “Si ha la percezione che siamo tutti sull’astronave Terra e dobbiamo preoccuparci di tenerla in buon funzionamento. I danni fatti vanno riparati e dobbiamo imparare a fare più prevenzione”. In ultimo un abbraccio virtuale dallo spazio e per Samantha è tempo di tornare agli esperimenti.