da Sorrentino | Ago 2, 2017 | Lanci, Primo Piano, Servizi Satellitari
È stato lanciato con successo alle 3.58 ora italiana di mercoledì 2 agosto il satellite OPTSAT-3000 del Ministero della Difesa Italiano. Il lancio è stato effettuato da Arianespace dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, con il lanciatore europeo VEGA, realizzato da AVIO. Il satellite si è separato dal razzo vettore 42 minuti dopo il lancio e il primo segnale di telemetria è stato acquisito circa cinque ore dopo. L’intero sistema viene fornito da Leonardo attraverso Telespazio, primo contraente alla guida di un gruppo internazionale di aziende tra cui Israel Aerospace Industries (IAI), che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e OHB Italia, responsabile dei servizi di lancio. Composto da un satellite in orbita LEO (Low Earth Orbit) eliosincrona e da un segmento di terra per il controllo in orbita, l’acquisizione e il processamento dei dati, OPTSAT-3000, fornirà immagini ad alta risoluzione di ogni area del pianeta, permettendo all’Italia di acquisire una capacità nazionale autonoma di osservazione della Terra dallo Spazio con sensore ottico ad alta risoluzione. Dopo il successo del lancio, sono ora iniziate le operazioni di verifica e test del sistema, che sarà quindi gestito interamente dal segmento di terra italiano, articolato su tre siti operativi: il Centro Interforze di Telerilevamento Satellitare (CITS) di Pratica di Mare (Roma), il Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL (CIGC SICRAL) di Vigna di Valle (Roma) e il Centro Spaziale del Fucino (L’Aquila) di Telespazio.
L’amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha dichiarato: “Con il lancio di OPTSAT-3000 l’Italia si dota di un asset in grado di migliorarne significativamente le capacità di difesa e protezione. Un importante traguardo raggiunto grazie alle competenze e tecnologie d’eccellenza per un programma strategico per la sicurezza nazionale. Con OPTSAT-3000 Leonardo dimostra ancora una volta di saper e poter giocare un ruolo di primissimo piano nei grandi progetti spaziali internazionali”. OPTSAT-3000 interopererà a partire dal 2018 con il sistema di satelliti radar COSMO-SkyMed di seconda generazione – anch’esso sviluppato dall’industria italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio –, integrando dati ottici e radar per fornire alla Difesa italiana informazioni di estrema precisione, risoluzione e completezza e strumenti d’analisi e operativi allo stato dell’arte.
da Sorrentino | Lug 28, 2017 | Lanci, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
Ha preso il via la Missione VITA, che vede protagonista l’astronauta italiano dell’ESA Paolo Nespoli, alla sua terza esperienza in orbita e a bordo della stazione spaziale internazionale dove resterà sei mesi. Il lancio è avvenuto alle 17:41 (ora italiana) di venerdì 28 luglio dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Nella Soyuz MS-05, insieme a Paolo Nespoli (@Astro_Paolo il suo nickname su Twitter), il cosmonauta russo Sergei Ryazansky e l’americano Randy Bresnik, entrambi alla seconda esperienza spaziale. Ad attendere l’equipaggio di Expedition 52 ci sono Fyodor Yurchikhin, Jack Fischer e Peggy Whitson, l’astronauta americana con la quale Nespoli aveva volato nel 2007 e che ha già collezionato tanti record in orbita. AstroPeggy è infatti la prima donna per due volte al comando della stazione orbitale e uno degli americani ad avere fatto il maggior numero di passeggiate spaziali. E Paolo Nespoli non nasconde l’auspicio di poter effettuare la sua prima attività extraveicolare. Intanto, per segnalare il raggiungimento della linea dello spazio e dunque l’assenza di peso Nespoli ha scelto un oggetto preferito da suo figlio più piccolo, Max: un piccolo Transformer, che ha iniziato a galleggiare nella capsula Soyuz.
La Missione VITA (Vitality, Innovation, Technology, Ability) è la terza di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e il logo che la contraddistingue è ispirato al Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto. VITA fa parte della partnership strategica tra ASI e NASA sancita dall’accordo bilaterale per la fornitura dei moduli logistici pressurizzati MPLM. La partenza di Paolo Nespoli è avvenuta a distanza di 25 anni da quella del primo astronauta italiano della storia, Franco Malerba. In un quarto di secolo l’Italia è stata presente 12 volte nelle missioni umane con sette diversi astronauti. Nespoli, classe 1957, diventa il più anziano astronauta europeo in attività.
Durante la sua permanenza sulla ISS, Paolo Nespoli avrà il compito di seguire oltre 200 esperimenti di cui ben 11 selezionati da ASI, la gran parte dei quali biomedici e il resto tecnologici.
“La missione VITA metterà al centro del lavoro di Paolo Nespoli una serie di importanti esperimenti biomedici – ha ribadito il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – che riguardano gli effetti sull’uomo di lunghe permanenze nello spazio, e in particolare di come proteggere gli astronauti dalle radiazioni cosmiche. Si tratta di un aspetto fondamentale in vista dei viaggi del futuro e in particolare dell’esplorazione umana di Marte, che è il prossimo obiettivo a cui tutti puntano con decisione”. “Tutte le declinazioni della missione VITA e i simboli che ritroviamo nel logo – ha aggiunto Battiston – sono la descrizione delle qualità, degli obiettivi, della visione e della passione delle donne e degli uomini che partecipano insieme a Paolo a questo nuovo capitolo delle missioni di volo umano che nascono dalla speciale partnership tra ASI e NASA, con il contributo dell’ESA”.
“Non vedo l’ora di essere di nuovo un extraterrestre. È il modo migliore di concludere la mia carriera di astronauta”. Queste la parole che Paolo Nespoli ha postato sul sito dell’Agenzia Spaziale Europea per salutare il suo terzo viaggio spaziale.
Tornando al logo in lingua italiana, la parola “vita” evoca significati profondi e importanti, sia da un punto di vista scientifico che filosofico. Il design della patch, sviluppato dall’ESA su richiesta dell’Agenzia Spaziale Italiana e realizzato insieme allo stesso astronauta Paolo Nespoli e all’ASI, è rappresentativo dei messaggi principali della missione. La forma ci ricorda il pianeta Terra per la sua geometria rotonda e per la sua trama azzurra. Essa contiene il simbolo del “Terzo Paradiso” dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto. Tale simbolo mette in relazione visiva e concettuale i temi principali della missione: il DNA, simbolo della vita (tema veicolato anche dal nome della missione stessa) e, in senso lato, della dimensione scientifica; il libro, simbolo della cultura e dell’educazione intesa come formazione e apprendimento continuo; la Terra, simbolo dell’umanità intera. Il Terzo Paradiso è una riformulazione del simbolo matematico dell’infinito e può essere visto come simbolo aperto a molteplici interpretazioni. I due elementi circolari opposti stanno a significare le attività scientifiche ed educative sviluppate nello spazio, mentre il cerchio centrale è il punto di incontro tra i due e rappresenta l’evoluzione della Terra e i benefici che le attività spaziali portano all’umanità.
L’ellissi centrale in combinazione con il globo evoca un simbolico occhio che sta a figurare la prospettiva dell’astronauta che osserva il nostro pianeta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Le tre stelle rappresentano le tre missioni di lunga durata frutto dell’accordo tra la NASA e l’ASI. Il logo è impreziosito dalla presenza dei colori della bandiera italiana a rappresentare la nazionalità dell’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli e dell’Agenzia Spaziale Italiana.
da Sorrentino | Lug 3, 2017 | Attualità, Lanci, Primo Piano, Servizi Satellitari
La Cina è alle prese con il lancio fallito del vettore pesante Lunga Marcia 5, che avrebbe dovuto portare in orbita il satellite per telecomunicazioni Shijian-18 del peso di 7 tonnellate. Partito dal centro spaziale di Wengchang, nell’isola di Hainan alle 19:23 ora locale di domenica 2 luglio, la versione più potente dei lanciatori cinesi (in grado di trasferire in orbita bassa masse fino a 25 tonnellate e alla quota geostazionaria 14 tonnellate) ha denunciato problemi al secondo stadio quando erano trascorsi poco più di 10 minuti dal distacco dalla rampa. Lunga Marcia 5, al suo secondo volo dopo l’esordio positivo avvenuto nel 2016, ha perso progressivamente spinta. L’anomalia sarebbe da ascrivere proprio al sistema di propulsione, ovvero ai sottosistemi che regolano la pressione del combustibile. Il secondo stadio sarebbe rimasto accesso per un tempo superiore a quanto previsto. Le cause ufficiali sono tutte da chiarire e l’agenzia spaziale cinese mantiene il più stretto riserbo. Il satellite Shijian-18 era stato progettato e costruito dalla China Academy of Launch Vehicle Technology
da Sorrentino | Giu 29, 2017 | Lanci, Primo Piano, Servizi Satellitari
Il lanciatore europeo Ariane 5 ha portato a termine la sua quarta missione del 2017 posizionando in orbita due satelliti, GSAT-17, dell’Agenzia Spaziale Indiana, e Hellas Sat 3-Inmarsat S EAN, corrispondenti a un carico di poco superiore a 10 tonnellate. Si tratta dell’80esimo lancio consecutivo di successo per Ariane 5, il terzo negli ultimi 60 giorni. Un trend positivo che premia anche Avio, che fornisce i motori a propulsione solida e la turbopompa ad ossigeno liquido. GSAT-17 è un satellite per le telecomunicazioni e servirà a potenziare il servizio in India, Medio oriente e in alcune regioni del sud est asiatico. Il satellite per telecomunicazioni Hellas Sat 3 /Inmarsat S della rete di trasporto aerea europea (EAN), a gestione congiunta Inmarsat e Hellas Sat (una controllata Arabsar), fornirà servizi satellitari per telefonia mobile (MSS), servizi satellitari per telefonia fissa (FSS) e servizi satellitari di trasmissione (BSS). Il payload di Inmarsat S EAN fornirà servizi di comunicazione a banda-S per supportare il network di aviazione europeo di Inmarsat, un satellite integrato e una rete di terra che fornirà banda larga forte ad elevata capacità in volo per i passeggeri aerei in tutta Europa. Il payload Hellas-Sat 3 fornirà un DTH con back up in orbita e servizi di telecomunicazione nelle aree di copertura stabilite, mantenendo e espandendo la copertura del business Hellas-Sat con ulteriori capacità e apportando contenuti in formato video ad alta definizione e a ultra alta definizione nelle regioni coperte. La zone di copertura FSS /BSS sono l’Europa, il Medio Oriente e i Paesi dell’Africa sub sahariana, incluso il servizio cross trap tra Europa e Sud Africa. Realizzato su una piattaforma Spacebus 4000 C4 da Thales Alenia Space, Hellas Sat 3 / Inmarsat S EAN fornirà una missione multiraggio a banda S per Inmarsat, oltre a una potente missione in banda Ku/Ka di 47 transponder in banda Ku (a inizio vita), 44 transponder in banda Ku (a fine vita ) e 1 transponder in banda Ka per Hellas Sat. La massa del satellite al lancio è pari a circa 5,8 tonnellate, con una potenza di payload di circa 12,7 kW. Verrà posizionato a 39° Est.
da Sorrentino | Giu 17, 2017 | Astronomia, Lanci, Primo Piano
Anche la Cina debutta nel campo dei satelliti astronomici. Il 15 giugno, dal centro spaziale di Jiuquan, nel deserto del Gobi, è stato lanciato il primo telescopio spaziale cinese con modulazione a raggi X: Hard X-ray Modulation Telescope (HXMT), sviluppato dalla China Academy of Space Technology insieme all’università di Tsinghua, che avrà capacità uniche per l’osservazione di corpi cosmici ad alta energia come i buchi neri e le stelle di neutroni. Rispetto ai satelliti a raggi X attualmente in funzione, HXMT potrà osservare corpi cosmici ad alta energia come i buchi neri e le stelle di neutroni, potendo godere di una maggiore area di rilevazione, fino a 5.000 cm2, e lavorare su una gamma energetica più ampia, da 1 a 250 elettronvolt. Il telescopio, dotato di tre rivelatori e con un peso complessivo di 2,5 tonnellate, verrà trasferito in un’orbita circolare a circa 500 chilometri di quota. La rilevazione dei raggi X avverrò attraverso una innovativa tecnica di modulazione, capace di filtrare la luce in ingresso in modo da rilevare solo la radiazione che viaggia in una specifica direzione – ha spiegato Shuangnan Zhang, responsabile della missione. Tuttavia, allo scopo di tarare alla perfezione gli strumenti e sfruttarne al meglio la sensibilità, sono state previste osservazioni congiunte con altri satelliti astronomici a raggi X usati come fonte di comparazione.
da Sorrentino | Giu 2, 2017 | Lanci, Primo Piano, Servizi Satellitari

Ancora una missione di successo per Ariane 5 che, a poco meno di un mese dal secondo lancio del 2017, avvenuto il 5 maggio, nella notte del 1 luglio ha correttamente posizionato in orbita altri due satelliti, ViaSat-2 e EUTELSAT 172B. Il lancio numero 237 della famiglia Ariane, dal Centro Spaziale di Kourou, in Guyana francese, ha portato nell’orbita geostazionaria, dopo soli 42 minuti dall’inizio della missione, i due satelliti commerciali. ViaSat- 2 è un satellite che fornisce servizi di connessione internet a banda larga accessibili da mare, terra e aria e garantirà un incremento di qualità del servizio, copertura territoriale e velocità di connessione. EUTELSAT 172B è il primo satellite europeo per telecomunicazioni completamente elettrico. Garantirà servizi più efficienti per i Governi e la Pubblica Amministrazione e migliorerà i sistemi di rete aziendale e la qualità della connessione Internet in mare e in volo. Al successo del lanciatore Ariane 5 si accompagna quello di Avio che fornisce i motori a propulsione solida e la turbopompa ad ossigeno liquido.
(foto: CNES/Arianespace)