da Sorrentino | Mar 23, 2016 | Lanci, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
La navicella Cygnus per il rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale è stata lanciata con successo dalla base di Cape Canaveral, in Florida, tramite il razzo vettore Atlas V. Cygnus è costituita da due componenti base: il modulo di servizio e il modulo cargo pressurizzato (Pressurized Cargo Module -PCM ) realizzato da Thales Alenia Space, che ospita un carico di 3600 kg (7900 libre) comprendente rifornimenti per l’equipaggio, parti di ricambio e attrezzature scientifiche. Come nella missione precedente di Dicembre 2015, il PCM presenta una soluzione più leggera ed efficiente per l’alloggiamento del carico al suo interno, aumentando la capacità di trasporto del carico verso la ISS, sia in termini di massa che di volume. L’architettura dell’alloggiamento, inoltre, è in grado di contenere borse di forma irregolare e con diversi livelli di rigidità. Raggiunta la Stazione Spaziale Internazionale, la navicella Cygnus viene catturata dal braccio robotico e agganciata alla porta Nadir del Nodo 1. Completata la sua permanenza sulla ISS la navicella Cygnus viene sganciata dal Nodo 1 per iniziare la fase di rientro, disintegrandosi durante l’ingresso in atmosfera e bruciando una massa di detriti equivalente approssimativamente al carico trasportato alla Stazione. Questa missione è caratterizzata anche dalla presenza all’interno del PCM di SAFFIRE (Space Fire Experiment), l’esperimento sviluppato dalla NASA per lo studio della combustione e della propagazione del fuoco in assenza di gravità. Dopo il distacco di Cygnus dalla Stazione un campione di materiale di circa 90 x 40 cm sarà acceso con del combustibile e la propagazione del fuoco verrà monitorata tramite video ed altri sensori. I dati raccolti saranno inviati a terra e a questo punto il Cygnus completerà la missione con il rientro in atmosfera. Il modulo PCM di Cygnus conferma la capacità di soddisfare anche le necessità “ last minute” della missione, mantenendo la sua struttura di base e adattando la soluzione di alloggiamento del carico.
da Sorrentino | Mar 16, 2016 | Lanci, Missioni, Primo Piano, Stazione Spaziale
La partenza della Soyuz TMA-20M con a bordo l’equipaggio di Expedition 48 diretto alla Stazione Spaziale Internazionale, coincide con l’inaugurazione dell’anno dedicato a Yuri Gagarin, indetto dall’agenzia russa Roscosmos per celebrare i 55 anni del primo volo umano nello spazio. Il lift-off del 18 marzo dal cosmodromo di Bajkonur, dalla stessa piattaforma da cui partì il primo cosmonauta con la Vostok 1 il 12 aprile 1961, segna l’inizio del semestre di missione dell’americano Jeff Williams e dei russi Alexey Ovchinin e Oleg Skripochka. I tre raggiungono in orbita l’americano Tim Kopra, comandante della ISS, il britannico Tim Peake, dell’Agenzia Spaziale Europea, e il russo Yuri Malenchenko.
Sul razzo Soyuz è stato riportato il logo celebrativo con il ritratto blu e bianco di Gagarin e la scritta in cirillico ПОΕΧΑЛИ! 55 (Vai! In russo) che sono stati condivisi anche dall’equipaggio già a bordo della ISS che ha rilanciato con lo slogan “Gagarin, decollo”. Yuri Malenchenko ha aggiunto il motto Alza la testa! per significare lo sguardo rivolto alle stelle.
Il comandante di Spedizione 48 è Jeffrey Williams, da vent’anni nel corpo astronauti della NASA, che ha volato la prima volta nel maggio 2000 con lo shuttle Atlantis in una missione dedicata all’assemblaggio della ISS. Ha già trascorso sei mesi a bordo della stazione. Aleksey Nikolayevich Ovchinin, comandante della Soyuz TMA-20M, è ingegnere di volo come Oleg Skripochka, il quale ha trascorso 159 giorni a bordo della ISS, effettuando tre attività extraveicolari.
da Sorrentino | Mar 14, 2016 | Eventi, Lanci, Missioni, Primo Piano
Il viaggio verso Marte di ExoMars 2016 è cominciato. La missione dell’Agenzia Spaziale europea e a guida scientifica e tecnologica italiana, realizzata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, è stata seguita in diretta streaming dal centro Altec di Torino, da piazza del Popolo a Roma e dal Bergamo Science Center.“E’ un’emozione intensissima vedere questo gigantesco razzo partire, sapendo che porta a bordo 4mila kg di scienza e tecnologia italiani” ha commentato, subito dopo il lancio, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston, presente al cosmodromo di Bajkonur. “E’ la prima missione in cui l’Europa atterrerà su Marte e l’Italia è leader: non ho parole”. “E’ una grandissima sfida per l’Europa in cui l’Italia ha fatto da apripista” ha aggiunto ancora Battiston. “Sono più di 10 anni che ci battiamo per questa missione, in cui abbiamo anche messo un grande contributo economico, il 32% del totale”. “Exomars è l’Europa che ci piace. E l’Italia di cui siamo orgogliosi” ha twittato proprio al momento del lift-off il presidente del consiglio, Matteo Renzi, il quale a sua volta ha ri-twittato il grido di gioia di Samantha Cristoforetti: “Hurrà! So far so good! #ExoMars“. A Roma resta visibile per tutto il mese di marzo l’istallazione inaugurata dal ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini e realizzata a piazza del Popolo dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con Thales Alenia Space, Finmeccanica e Telespazio. E proprio il ministro Giannini, ha scritto su twitter al momento del lancio: “Con #ExoMars #ItaliavasuMarte da protagonista. Oggi giorno festa per nostro Paese: si proietta verso futuro dimostrandosi dinamico e vitale“.
A Torino oltre 600 persone hanno assistito all’evento-Talk show organizzato presso la sede di Altec dall’Agenzia Spaziale Italiana assieme a Thales Alenia Space. Sul palco, davanti allo schermo che trasmetteva le immagini live da Baikonour, sono saliti per ASI il direttore generale Anna Sirica e il responsabile dell’unità esplorazione spaziale Barbara Negri; oltre all’astronauta Roberto Vittori e a Luigi Colangeli di ESA, Stefano Debei di CISAS, Maria Antonietta Perino di Thales Alenia Space e Marco Molina di Finmeccanica. “Il ruolo dell’ASI – ha spiegato la Negri – è il fulcro che raccorda attività che vengono pensate e progettate negli istituti scientifici. Poi c’è l’industria che deve realizzarle. Nel caso di Dreams (lo strumento ‘stazione meteo’, realizzato in Italia e a PI italiano) è stato un successo avere sperimentato un’alternativa”. “Questa – ha commentato Roberto Vittori – sarà una grande opportunità per capire il nostro vicino di casa, il pianeta rosso”.
Studenti riuniti al Bergamo Science Center e istituti scolastici a loro volta in collegamento streaming hanno saluto con un lungo applauso la partenza del razzo Proton. Coincidenza vuole che la giornata conclusiva della 14edizione di Bergamo Scienza, in programma dal 1 al 16 ottobre 2016, coincida con l’arrivo di Exomars nell’orbita di Marte e la separazione del modulo di discesa dall’orbiter. E nel vivo dell’entusiasmo l’Associazione Bergamo Scienza, che organizza la 14esima edizione del festival scientifico dal 1 al 16 ottobre 2016, ha annunciato una serie di appuntamenti spaziali nei mesi successivi allo sbacro dell’Europa sul pianeta rosso.
Intanto tutte le operazioni post-lancio si sono svolte in modo nominale: otto minuti dopo il lift-off il vettore è entrato nell’orbita di parcheggio e alle 10:43 il direttore di volo ha confermato la separazione di primo, secondo e terzo stadio. Subito dopo sono cominciate le prime operazioni di stabilizzazione, cui ha fatto seguito la prima della sequenza di quattro spinte (burn) programmate. La separazione della sonda dall’ultimo stadio di spinta coincide con il raggiungimento della velocità di fuga dal campo gravitazionale terrestre. Alle 22:28 ora italiana l’acquisizione del segnale di conferma che il viaggio interplanetario di ExoMars 2016 è a tutti gli effetti incominciato.
da Sorrentino | Mar 14, 2016 | Attualità, Lanci, Missioni, Primo Piano

L’emozione ha preso il volo alle 10:31 ora italiana dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhistan, quando il razzo russo Proton Breeze M si è sollevato dalla rampa di lancio trasportando nella sua ogiva la sonda europea Exomars e il lander Schiaparelli. E’ iniziata così la missione dell’Agenzia Spaziale Europea, congiunta con Roscosmos, destinata a culminare con l’arrivo nell’orbita del pianeta rosso il 16 ottobre 2016, dopo sette mesi di viaggio lungo 496 milioni di km, e lo sgancio del modulo di “ammartaggio” che toccherà il suolo il 19 ottobre eseguendo una manovra automatica di discesa, a partire da una quota di 120 km, frenata prima dal sistema di paracadute e poi da nove piccoli retrorazzi a idrazina, suddivisi in tre cluster, ma soprattutto guidata dal computer di bordo e dal radar altimetro che rileverà l’altezza, comandando lo spegnimento dei motori a poco meno di due metri dalla superficie. A quel punto lo scudo protettivo, che avrà preservato la preziosa strumentazione del modulo Schiaparelli, farà anche da attenuatore dell’impatto, ridotto anche per effetto della gravità marziana che è un terzo di quella terrestre. L’arrivo sarà nel pieno della stagione delle tempeste di sabbia e la stazione meteolorogica, denominata Dreams e che ha come principal investigator l’italiana Francesca Esposito dell’Istituto di Astrofisica di Capodimonte, permetterà di studiare il vento e le polveri che, interagendo tra loro, provocano scariche elettriche. Un altro strumento, denominato Amelia, rileverà la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera durante la fase di discesa e i dati saranno elaborati dal Cisas di Padova. Alla sonda madre Exomars, che passerà progressivamente, da un’orbita ellittica a una circolare a 400 km di quota, la funzione di analizzare le sorgenti di metano oltre che fungere da ripetitore dei segnali tra il lander e le stazioni di Terra. C’è tanta Italia nella prima tappa dell’avventura europea su Marte, che ha l’obiettivo di studiarne l’atmosfera e dimostrare la fattibilità di diverse tecnologie fondamentali per l’ingresso in atmosfera, discesa e atterraggio sul pianeta. Un programma che coinvolge 300 addetti alla Thales Alenia Space di Torino e in totale 5mila con l’indotto industriale e scientifico.
Tecnicamente il successo del lancio e l’inizio del viaggio coincidono con l’avvenuta separazione dell’ultimo stadio del veicolo e l’acquisizione del segnale, alle 22:28 ora italiana. Il programma ExoMars è frutto di una cooperazione internazionale tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos), fortemente sostenuto anche dall’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il programma è sviluppato da un consorzio Europeo guidato da Thales Alenia Space Italia che coinvolge circa 134 aziende spaziali dei Paesi partner dell’ ESA. Thales Alenia Space Italia, prime contractor del programma ExoMars, è responsabile della progettazione di entrambe le missioni 2016 e 2018. Il veicolo che ha iniziato il viaggio verso il Pianeta Rosso è composto dal modulo orbitante, chiamato TGO “Trace Gas Orbiter”, integrato presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Cannes e dal modulo di discesa chiamato EDM “Entry descent landing Demonstrator Module”, interamente costruito nelle speciali camere pulite di Thales Alenia Space di Torino, appositamente realizzate per preservarlo da contaminazioni batteriologiche pericolose per la sua delicata missione. Quest’ultimo modulo è chiamato Schiaparelli in onore di Giovanni Virginio Schiaparelli, una delle più grandi figure dell’ astronomia Italiana dell’800, a cui si devono le osservazioni di Marte condotte dal 1866 al 1890 all’Osservatorio di Brera.
da Sorrentino | Mar 12, 2016 | Eventi, Lanci, Missioni, Primo Piano
Le città di Roma e Bergamo condividono con ALTEC di Torino, centro di controllo di missione, la diretta del lancio Exomars dal cosmodromo di Bajkonur, lunedì 14 marzo. In piazza del Popolo, nel cuore della capitale, campeggia un maxischermo che sovrasta una installazione dedicata alla missione e al ruolo del nostro Paese nell’esplorazione di Marte. Ideata e realizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, FinMeccanica e Telespazio, l’installazione è composta di un mega schermo di due metri per cinque e da una simulazione del suolo marziano in cui campeggia il lander Schiaparelli, il modulo di discesa a leadership italiana, contenente la stazione meteo Dreams ed altri strumenti, che atterrando sul suolo di Marte testerà, fra l’altro, le tecnologie di atterraggio, elemento chiave per le successive missioni sul Pianeta Rosso. Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, in occasione della inaugurazione ha sottolineato come nelle attività spaziali europee il nostro Paese abbia riguadagnato incisivamente un ruolo di leadership nelle politiche europee dello spazio e che nel team scientifico della missione Exomars figurano tre giovani donne italiane.
“Stiamo lavorando a un sogno, così come è stata un sogno la prima missione nella quale per la prima volta un veicolo costruito dall’uomo si è posato sulla superficie di una cometa, la 67P”, ha rilevato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston, che ha rimarcato come le ricadute si prevedono numerose e assolutamente reali e “saranno importanti per tutti i settori della tecnologia”. Donato Amoroso AD di Thales Alenia Space Italia, ha definito la partenza di Exomars un evento di portata storica, reso possibile dall’alta tecnologia messa in campo dall’industria aerospaziale. Se l’installazione di piazza del Popolo a Roma, oltre a rimandare le immagini del lancio, resterà visibile per tutto il mese di marzo, l’Associazione BergamoScienza ha organizzato la diretta del lancio dal proprio science center con la partecipazione delle scuole superiori. La missione Exomars2016 culminerà il 16 ottobre 2016 – proprio in concomitanza con la giornata finale della XIV edizione del Festival BergamoScienza – con l’ingresso della sonda nell’orbita di Marte e il rilascio del lander Schiaparelli, che effettuerà la discesa sulla superficie del pianeta rosso tre giorni dopo, il 19 ottobre.
La diretta streaming del lancio di Exomars (alle 10:31 ora italiana) sul sito ASITV.
da Sorrentino | Feb 16, 2016 | Lanci, Primo Piano, Servizi Satellitari
Il satellite Sentinel-3A, realizzato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Finmeccanica 33%, per conto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato lanciato con successo dal Cosmodromo di Pleseck in Russia, con un lanciatore Rokot. Il satellite Sentinel-3A, parte integrante del vasto programma europeo Copernicus, è caratterizzato da un payload dotato di quattro strumenti all’avanguardia: un altimetro combinato con un radiometro a microonde per la topografia di superficie, uno strumento ottico per la rilevazione del colore degli oceani, dei laghi e dei fiumi, e un radiometro (realizzato dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Finmeccanica) per la misurazione della temperatura superficiale di terre e mari. Sentinel-3A effettuerà una serie di missioni per studiare l’oceanografia, i cambiamenti ambientali e climatici.
Il satellite Sentinel-3A fornirà la copertura sistematica di tutta la terra e delle aree oceaniche. I dati raccolti dal satellite contribuiranno a migliorare le previsioni sui cambiamenti degli oceani e dell’atmosfera. Esso ci aiuterà, inoltre, a comprendere meglio la condizione di salute dei nostri oceani, a gestire l’industria ittica, l’agricoltura, la selvicoltura, la biodiversità, le risorse idriche, la salute pubblica, la produzione di cibo e la nostra sicurezza, nonché a monitorare, in modo puntuale, anche i cambiamenti dei livelli del mare e lo scioglimento dei ghiacci del Mar Artico.
Sentinel-3A segue il satellite Sentinel-1A, anch’esso realizzato da Thales Alenia Space, lanciato il 3 aprile 2014. La continuità dei dati sarà garantita dagli altri satelliti delle due famiglie, Sentinel-1B/C/D e Sentinel-3B/C/D, tutti progettati da Thales Alenia Space in qualità di prime contractor. Il lancio di Sentinel-3B è previsto per il 2017 con Vega, il lanciatore leggero di Arianespace. Thales Alenia Space si è aggiudicata anche il contratto da parte di ESA per la realizzazione dei satelliti Sentinel-3C e 3D, del valore di 450 milioni di Euro, con lancio previsto nel 2021.
“Sentinel 3-A, che segue il lancio di MSG-4 e Jason-3, è il terzo satellite realizzato da Thales Alenia Space destinato al monitoraggio del clima e dell’ambiente ad essere lanciato in poco più di sei mesi”, ha dichiarato Jean Loïc Galle, Presidente e CEO di Thales Alenia Space. “Siamo molto orgogliosi di questo lancio che conferma, ancora una volta, il livello di competenza raggiunto dalla nostra società nella realizzazione di satelliti per l’osservazione della Terra. Thales Alenia Space continua a valorizzare le proprie competenze per soddisfare le principali sfide del programma Copernicus. Questo riflette anche il ruolo determinante della società, perfettamente allineato alla visione strategica europea”.