La Crew Dragon di SpaceX, prima navicella privata con uomini a bordo, è stata lanciata da Cape Canaveral alle 21:22:45 ora italiana consentendo agli Stati Uniti e alla NASA di fare ripartire astronauti dal proprio territorio. Il 54enne Doug Hurley e il 50enne Bob Behnken, entrambi con esperienza ventennale da astronauti e già protagonisti di due missioni a testa dello Space Shuttle che fu pensionato nel 2011, hanno atteso il momento del lancio comodamente seduti a 70 metri d’altezza nell’abitacolo della capsula simbolo della new space economy. Hurley e Behnken raggiungeranno, dopo una serie di orbite, la stazione spaziale dove sono ad attenderli l’americano Chris Cassidy e i russi Ivan Vagner e Anatoli Ivanishin. Dopo il rinvio subito dalla missione Demo-2 di Crew Dragon mercoledì scorso, a causa di condizioni meteorologiche avverse con rischio di tempesta di fulmini, la partenza è stata riprogrammata per sfruttare la seconda finestra di lancio disponibile che consentisse di agganciare la stazione spaziale nel tempo più breve. Alle 21:37 ora italiana, 45 minuti prima dell’orario di lancio, il centro di controllo della missione a Houston, constatato il miglioramento delle condizioni meteorologiche, ha confermato di proseguire il countdown, dando inizio alle operazioni di carico del propellente che alimentano i motori del razzo Falcon 9. A lancio avvenuto, a cui ha assistito il presidente americano Trump, dopo 2 minuti e 33 secondo il primo stadio del Falcon 9 è rientrato dopo avere completato la prima fase di spinta per atterrare 9 minuti dopo la partenzaa su una piattaforma galleggiante al largo della Florida. Crew Dragon aggancerà la stazione spaziale internazionale alle 15:30 di domenica 31 maggio.
“Una giornata storica per gli Stati Uniti che dopo 9 anni tornano ad avere un accesso autonomo per gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale con il lancio della missione Crew Dragon Demo-2, grazie alla partnership pubblico-privato tra NASA e SpaceX – ha commentato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – Un passo significativo che segna l’inizio di una nuova era commerciale per i voli spaziali umani. C’è anche il contributo dell’Italia a questo lancio, grazie al supporto fornito dalla base dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Broglio Space Center (BSC) di Malindi in Kenya, che fa parte delle stazioni di tracking che hanno seguito il volo della Crew Dragon verso la Stazione Spaziale. Un ringraziamento particolare a tutto lo staff dell’ASI, che ha garantito l’apertura e l’operatività della base durante questo periodo di emergenza Covid. Voglio, soprattutto, fare le congratulazioni alla NASA, nostro partner storico da più di 50 anni, per questo nuovo traguardo!”
Un improvviso peggioramento delle condizioni meteorologiche su Cape Canaveral e nella regione della Florida ha imposto lo stop al lancio della Crew Dragon con a bordo gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley, i primi due americani pronti a partire dal territorio degli Stati Uniti nove anni dopo il pensionamento degli Space Shuttle. A fare decidere per il rinvio (il distacco dalla rampa era previsto alle 22:33 e 33 secondi ora italiana) sono stati i dati relativi ai venti in quota, che non avrebbero garantito al razzo Falcon 9 di seguire in sicurezza la traiettoria di salita. Troppo stretta la finestra di lancio per consentire una riprese immediata del count-down. La seconda opportunità è fissata sabato 30 maggio alle 19:22 italiane con aggancio alla stazione spaziale alle 14:20 di domenica 31 maggio.
#LaunchAmerica è l’hasthag che accompagna il ritorno in orbita di astronauti americani, lanciati per la prima volta dopo nove anni dal suolo americano. Sulla storica piattaforma 39A di Cape Canaveral, la stessa da cui sono partite le missioni Apollo per la Luna e gli Space Shuttle fino all’ultima missione datata luglio 2011, è stato posizionato il razzo Falcon 9 con la capsula Crew Dragon della società SpaceX di Elon Musk. A bordo gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley, entrambi con esperienza nel corpo astronauti della NASA, avendo portato a termine due missioni a testa con lo Space Shuttle. Hurley, comandante della missione Demo-2 con la Crew Dragon, ha partecipato all’ultimo volo della navetta americana prima del pensionamento. Il lancio è previsto alle 22:33 e 33 secondi (ora italiana). L’aggancio alla stazione spaziale internazionale è previsto dopo 19 ore dal lancio, alle 17:30 di giovedì 28 maggio (ora italiana). In caso di problemi è prevista una nuova finestra lancio sabato 30 maggio alle 19:22 italiane con attracco alle 14:20 di domenica 31 maggio. Le condizioni meteorologiche sono migliorate rispetto alla giornata di vigilia del lancio, quando si temeva che la base potesse essere investita da una tempesta tropicale. Al lancio di Crew Dragon assisteranno a Cape Canaveral presidente Usa Donald Trump con la first lady Melania e il vicepresidente Mike Pence.
Negli ultimi nove anni la dipendenza dai sistemi di lancio spaziali russi, per trasferire in orbita gli astronauti della Nasa, è costata agli Stati Uniti 4 miliardi di dollari. Se una missione dello Space Shuttle, però, costava l’equivalente di quasi 2 miliardi di dollari al valore attuale, la Nasa corrisponde ora a SpaceX 55 milioni per ogni astronauta trasportato a bordo della Crew Dragon.
On Monday, March 30, 2020 at a SpaceX processing facility on Cape Canaveral Air Force Station in Florida, SpaceX successfully completed a fully integrated test of critical crew flight hardware ahead of Crew Dragon’s second demonstration mission to the International Space Station for NASA’s Commercial Crew Program; the first flight test with astronauts onboard the spacecraft. NASA astronauts Bob Behnken and Doug Hurley participated in the test, which included flight suit leak checks, spacecraft sound verification, display panel and cargo bin inspections, seat hardware rotations, and more.
Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), guida dalla Spagna un consorzio per un progetto rivoluzionario, PROMISE (PROgrammable MIxed Signal Electronics), che fornirà indipendenza tecnologica all’Europa nelle future missioni spaziali e garantirà la sua competitività nel settore. PROMISE, che vedrà la luce nel 2022, è parte integrante del programma di ricerca e innovazione HORIZON 2020 della Commissione europea, che vede nell’autonomia europea in ambito spaziale uno dei suoi pilastri.
La produzione dei circuiti misti ASIC (Application-Specific Integrated Circuit), i chip elettronici considerati il “cervelli” dei satelliti e uno degli elementi più costosi, vede l’industria aerospaziale europea dipendere da Paesi extraeuropei come gli Stati Uniti. Il progetto PROMISE svilupperà una libreria di blocchi progettati e testati per essere utilizzati dentro questi chip, consentendo di ridurre di un terzo i tempi di consegna e di ridurne sensibilmente i costi. Un’iniziativa rivoluzionaria e pionieristica che consentirà lo sviluppo di satelliti completamente “Made in Europe”. PROMISE posizionerà l’industria spaziale europea all’avanguardia delle soluzioni competitive in termini di costi e consentirà alle aziende partecipanti di assumere un ruolo guida nei progetti spaziali del futuro”, ha affermato Eduardo Bellido, CEO di Thales Alenia Space in Spagna.
La libreria, aperta a tutti i paesi dell’Unione Europea, conterrà le unità di elaborazione per future missioni spaziali per le telecomunicazioni, la navigazione, l’osservazione della Terra e l’esplorazione.
Il team del progetto stima una riduzione dal 20% al 40% dei tempi di consegna per il nuovo Mixed Signal ASIC completamente basato sulla libreria PROMISE. In termini di costi, la progettazione e la produzione sarà ridotta di un fattore 5, il che significa che il numero di unità ricorrenti necessarie per rendere redditizio un nuovo progetto passerà da 200 (con la tecnologia attuale) fino a 85.
Questo progetto consentirà la progettazione di molti dei chip che verranno utilizzati nelle future mega-costellazioni satellitari. Considerando un singolo ASIC basato su PROMISE per costellazione, significa un volume vicino a 3000 unità in 5 anni.
Thales Alenia Space in Spagna è alla guida del consorzio PROMISE insieme al principale produttore di satelliti Thales Alenia Space in Francia, oltre alle innovative piccole imprese ISD (Grecia) e MENTA (Francia), e agli istituti di R&T IMEC (Belgio), IT (Portogallo) e VTT (Finlandia).
A 7 giorni dal lancio della missione Demo-2 di SpaceX, con i primi due astronauti pronti a partire da Cape Canaveral nove anni dopo l’ultima volta con lo Space Shuttle nel 2011, la NASA è scossa dalle dimissioni di Douglas Loverro da capo della direzione “human spaceflight”.
“L’Amministratore Associato per l’Esplorazione Umana e Operazioni (HEO) Doug Loverro ha presentato dimmissioni dalla sua posizione a decorrere dal 18 maggio” si legge nella nota ufficiale dell’agenzia spaziale americana. Al suo posto, come facente funzioni e in attesa di una nuova nomina, è stato incaricato l’ex astronauta Ken Bowersox. La decisione assunta da Loverro sarebbe legata all’avere accettato il rischio di rispettare la scadenza del 2024 imposta dalla Nasa per raggiungere la Luna. Una scelta che Loverro definisce sbagliata e tale consapevolezza lo ha indotto ad accettarne le conseguenze. Loverro aveva assunto la responsabilità dell’HEO nell’ottobre 2019, proprio per garantire alla NASA di tornare sulla Luna entro il 2024, secondo quanto richiesto dall’amministrazione Trump.
Le dimissioni di Loverro sono arrivate nel giorno del trasferimento degli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley da Houston al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, dove mercoledì 27 maggio è prevista la partenza della capsula Crew Dragon di SpaceX diretta alla stazione spaziale internazionale, e alla vigilia del briefing finale della missione Demo-2.(credits:NASA)
Tutto pronto per avviare lo sfruttamento dei dati della missione PRISMA dell’Agenzia Spaziale Italiana da parte della comunità utente. Completate con successo tutte le fasi di messa in orbita, verifiche del corretto funzionamento del satellite in volo, calibrazione del sensore, test delle procedure operative e dei sistemi di terra che consentono di mantenere il sistema in condizioni di funzionamento operativo nominale, il sistema PRISMA verrà aperto, a partire da giovedì 21 Maggio 2020 alle ore 15:00, alla comunità scientifica, istituzionale, industriale, italiana e straniera.
Attraverso il portale https://prisma.asi.it, con una semplice operazione di registrazione si potrà entrare a far parte della comunità degli utenti di PRISMA. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha deciso di adottare una politica di accesso ai dati con bassissime restrizioni: saranno forniti gratuitamente e a chiunque, tutti possono registrarsi come utenti!
Le uniche eccezioni riguarderanno il divieto di redistribuzione dei prodotti a terze parti e di utilizzo dei prodotti a fini commerciali. Questo perché la missione nasce come un dimostratore scientifico preoperativo.
Tali limitazioni saranno in ogni caso valutate criticamente da ASI e riviste al termine di un periodo di sperimentazione, dedicato sia ad acquisire informazioni statistiche sull’uso della missione da parte della comunità (ovviamente nel pieno rispetto della protezione dei dati personali) sia ad ottenere un feedback dagli utenti e dalle organizzazioni che si saranno rapportate con la missione “hands-on”.
Per accedere alle 27000 riprese già oggi disponibili nell’archivio di PRISMA o richiedere nuove acquisizioni iperspettrali della superfice terrestre è sufficiente collegarsi al sito indicato sul portale https://prisma.asi.it, registrarsi e ricevere le credenziali di accesso al sistema.
Il satellite PRISMA, di proprietà dell’ASI e realizzato da un RTI guidata da OHB Italia e Leonardo, è il primo sistema di osservazione della Terra europeo dotato di un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di effettuare dallo Spazio un’analisi chimico-fisica delle aree sotto osservazione. I primi entusiasmanti risultati della missione confermano le capacità del sistema spaziale italiano, che ha acquisito un know how molto importante, ora a disposizione delle future missioni iperspettrali in Europa e nel mondo.
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