Due navicelle cargo sono partite a distanza di 24 ore per raggiungere e rifornire la stazione spaziale internazionale. Progress MS-3 è decollata su un razzo vettore Soyuz U dal cosmodromo di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta che prevede l’aggancio dopo due giorni di viaggio. Rispetto alla rotta veloce, che richiede sei ora di volo, il cargo Progress MS-3 è segue la rotta già utilizzata dai precedenti Progress MS-1 e MS-2 e per la Soyuz MS-01. La missione della navicella spaziale Progress MS-3 fa parte del programma di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale ed è la terza a impiegare la nuova versione del cargo spaziale Progress. L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha già applicato i nuovi sistemi anche alla navicella Soyuz per il trasporto di personale con la missione partita il 6 luglio 2016. Il cargo spaziale Progress MS-3 trasporta un totale di circa 2,4 tonnellate di rifornimenti di vario tipo tra cibo, acqua, aria, ossigeno, propellente e altro ancora. Ci sono anche vari esperimenti scientifici, strumenti, hardware vario e una serie di nanosatelliti di classe CubeSat da mettere in orbita. Solitamente i nanosatelliti vengono lanciati dalla Stazione Spaziale Internazionale ma in questa missione verrà usato per la prima volta il nuovo sistema di lancio diretto dal cargo Progress MS-3. Quattro contenitori sono installati sulla parte esterna della navicella con una capacità totale di 24 unità CubeSat di 10 cm di lato.
Lunedì 18 luglio è partita da Cape Canaveral la navetta cargo Dragon, con un carico di 2,2 tonnellate, lanciata da un razzo Falcon 9 della SpaceX. Il razzo è successivamente atterrato a poca distanza dal sito di lancio e sarà riutilizzato. Il cargo contiene rifornimenti per gli astronauti e alcuni strumenti scientifici, come una macchina per la sequenza del Dna. Un’altra navetta, lanciata dalla Russia, dovrebbe arrivare alla Stazione nelle prossime ore. Il razzo Falcon 9 è decollato come previsto alle 6:45 (ora italiana) dalla Florida. Il primo modulo del razzo si è separato 2,3 minuti dopo il decollo prima di tornare nell’atmosfera frenando la sua discesa grazie ai motori sul blocco posteriore, fino a posarsi al suolo a circa tre chilometri di distanza dal luogo del decollo. Si tratta del quinto successo della manovra di atterraggio del razzo, riuscita una volta al suolo e tre volte su una piattaforma marina galleggiante nel corso del 2015.