Il veicolo di trasferimento automatico dell’Agenzia spaziale europea , l’Atv Albert Einstein, si è agganciato regolarmente alla stazione spaziale internazionale con un’operazione di docking automatico guidato da sistemi laser e sorvegliato in ogni istante dall’astronauta italiano Luca Parmitano. Lanciato il 6 giugno con il vettore europeo Ariane 5, l’Atv Einstein con le sue 20 tonnellate di peso, 2,5 delle quali costituite da rifornimenti (cibo, acqua, ossigeno, pezzi di ricambio, indumenti, carburante e materiale per esperimenti scientifici), è il maggiore carico finora trasferito in orbita e ha impiegato dieci giorni per raggiungere la sua destinazione, alle 16.07 ora italiana del 15 giugno. Il modulo pressurizzato è destinato a rimanere attraccato al modulo di servizio russo Zvezda della ISS per cinque mesi, per l’esattezza fino al 28 ottobre 2013, . Fino ad allora i suoi motori verranno utilizzati per correggere l’orbita della stazione. Dopo un primo test di accensione programmato il 19 giugno, la prima stabilizzazione dell’assetto orbitale è stata prevista il 10 luglio. La manovra di avvicinamento era considerata particolarmente delicata in questa occasione, in quanto il cargo Progress M-19M aveva urtato al momento del suo arrivo nel mese di aprile 2013 l’antenna del sistema di supporto alla navigazione. Per fortuna, non ci sono stati danneggiamenti e l’aggancio è avvenuto senza problemi. Dopo l’apertura del portello dell’ATV lunedì 17 giugno l’equipaggio della ISS avrà dato inizio alle operazioni di trasferimento del materiale sotto la supervisione di Luca Parmitano in veste di loadmaster. Occorrono 75 ore di lavoro per svuotare il modulo e trasferirvi il materiale di risulta che una volta accumulato del tutto fino al termine della missione è destinato a bruciare durante la fase di rientro distruttivo in atmosfera sopra l’Oceano Pacifico. Il 24 giugno il portello torna a richiudersi per consentire lo svolgimento di un’attività extraveicolare. L’Atv Einstein è il quarto e penultimo modulo pressurizzato che raggiunge la ISS. Il primo ad arrivare era stato “Jules Verne” nel 2008, seguito da “Johannes Kepler” nel 2011 e da “Edoardo Amaldi” nel 2012: L’Atv-5 sarà intitolata al cosmologo belga Georges Lemaitre, considerato il padre della teoria del Big Bang. Dopo l’Atv-4 arriverà la navetta Cygnus, anch’essa in parte costruita in Italia: a quel punto la Stazione spaziale sarà costituita per oltre il 50% del volume pressurizzato da componenti made in Italy.









