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nespoli_iss_backgroundA distanza di un mese dall’annuncio effettuato alla Città delle Stelle vicino Mosca, l’Agenzia Spaziale Italiana ha presentato la nuova missione che vedrà impegnato Paolo Nespoli, astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea, il quale tornerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nel 2017 formando l’equipaggio di Expedition 52/53 insieme al cosmonauta russo Fyodor Yurchikhin e all’astronauta NASA Jack Fisher. Il lancio della capsula Soyuz MS-05 dal cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan è attualmente previsto il 30 maggio 2017.

Roberto Battiston, presidente dell’ASI, ha sottolineato come l’assegnazione di Paolo Nespoli alla nuova missione a bordo della ISS rientra nell’accordo bilaterale tra ASI e NASA, con il concorso di ESA e ROSCOSMOS. Si tratta della settima missione con un astronauta italiano dal 2007. Nespoli inizierà l’attività di preparazione, che lo impegnerà nei prossimi 24 mesi, mentre ci sono già numerose proposte di esperimenti scientifici che – ha spiegato Battiston – saranno valutati anche in relazione alle caratteristiche dell’astronauta italiano. Anche questa missione, infatti, sarà dedicata in particolare agli studi sugli effetti della lunga permanenza dell’uomo in assenza di gravità. Il presidente dell’ASI ha confermato che il nostro Paese ha manifestato l’intenzione di proseguire sulla strada della ricerca in orbita e appoggerà la proposta di estendere la vita operativa della ISS al 2024. La decisione in proposito sarà assunta nel council ministeriale in programma nel 2016 in Spagna, tenuto conto che NASA, ROSCOSMOS e Agenzia Spaziale Canadese si sono espresse già a favore.

“Sono orgoglioso e onorato di tornare in orbita con il logo dell’ASI, che avevo con me nella prima missione in orbita, ma non la seconda volta a bordo della ISS quando ho volato con quello ESA” – ha detto Nespoli, che è anche qualificato per il comando della stazione spaziale internazionale, ruolo che potrebbe ricoprire in uno dei periodi in cui è suddiviso il semestre della missione. “L’assegnazione alla nuova missione è la conferma del ruolo assunto da Italia e Europa nei programmi spaziali internazionali” – ha sottolineato Frank De Winne, responsabile del Centro astronauti dell’ESA.

Paolo Nespoli tornerà in orbita terrestre per la terza volta e a dieci anni di distanza dalla missione Esperia, che lo vide ricoprire il ruolo di specialista di missione a bordo dello Space Shuttle Discovery (STS-120), con una permanenza complessiva in orbita di 15 giorni 2 ore e 23 minuti. La missione STS-120 prese il via il 23 ottobre 2007 dal Kennedy Space Center, in Florida, portando in orbita il Nodo 2 della ISS costruito a Torino presso gli stabilimenti di Thales Alenia Space. Durante la missione Paolo Nespoli ha svolto un ruolo importante nell’installazione del Nodo 2 “Harmony” e ha condotto oltre trenta diversi esperimenti scientifici nel campo della biologia e della fisiologia.La seconda volta Nespoli ha trascorso 159 giorni 7 ore e 17 minuti nello spazio, raggiungendo la stazione spaziale internazionale a bordo della Soyuz TMA-20, decollata da Baikonur il 15 dicembre 2010, insieme al cosmonauta Dmitry Kondratyev e all’astronauta NASA Catherine Coleman e rientrando a terra il 24 maggio 2011. Durante questa missione, soprannominata MagISStra, Paolo Nespoli ha svolto esperimenti scientifici di carattere ingegneristico e legati alle scienze applicate in diversi campi di ricerca. Dopo essere stato il primo europeo a “twittare” dallo spazio (sociale network ormai irrinunciabili per trasferire le emozioni e l’importanza dell’avamposto orbitale), Paolo Nespoli strapperà al francese Jean Loup Chre’tien il primato di astronauta europeo più anziano di sempre, dovendo compiere 60 anni il 6 aprile 2017. Insieme a Nespoli, l’Agenzia Spaziale Italiana conta altri tre astronauti in attività nel corpo degli astronauti europei: Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano e Paolo Vittori.

Il contributo italiano alla ISS è notevole, attraverso la maggior parte dei moduli pressurizzati. Nel contempo il nostro Paese registra il successo crescente del lanciatore Vega. Il presidente dell’ASI, Roberto Battisto, ha auspicato che a investimenti, risorse e competenze rilevanti del settore spaziale italiano corrisponda un ragionevole controllo dell’industria spaziale nazionale.