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AstroLuca è Earthling – Terrestre

AstroLuca è Earthling – Terrestre

Alla Festa del Cinema di Roma è stato proiettato il docufilm EARTHLING – TERRESTRE, di Gianluca Cerasola, dedicato all’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea Luca Parmitano, il quale ha comandato la stazione spaziale internazionale nel corso della sua seconda missione di lunga durata a bordo del complesso orbitale. In poco più di un’ora sono raccolti i dialoghi, brevi ed essenziali, di AstroLuca, il quale guarda alla Luna e alla presenza abbondante di elio-4 che serve ad abbattere l’inquinamento terrestre, e le testimonianze dei componenti l’equipaggio della ISS durante la missione Beyond, in primis l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov, intervallate dalle sequenze relative alle fase di allenamento e preparazione al volo. Alla voce narrante di Maria Grazia Cucinotta si associa la presenza di Giancarlo Giannini, dell’artista Jago, autore di una piccola scultura da mandare in orbita, e di Jovanotti che ha duettato con Luca Parmitano sulle note di “Non m’annoio”. C’è anche una parentesi dedicata alla sua passione per la gara di Ironman: 3,86 km a nuoto, 180,260 km in bicicletta e i 42,195 km della maratona. Luca Parmitano, che nel corso della prima missione in orbita scrisse una bellissima lettera alle sue due bambine, non dimentica il ruolo di genitore, che esprime in una frase: “Essere padre significa dare una mappa ai figli, ma non una direzione. Per questa non c’è alcun allenamento possibile”.

Premio “Capo d’Orlando” a sei donne

Premio “Capo d’Orlando” a sei donne

La 22esima edizione del Premio Scientifico internazionale “Capo d’Orlando” premia l’ingegno femminile. I riconoscimenti delle sei sezioni vanno solo a donne che si sono distinte nei rispettivi campi. Per la cerimonia di conferimento, slittata causa emergenza Covid-19 dalla primavera scorsa a venerdì 9 ottobre nella cornice di Vico Equense, è stata scelta la Sala delle Colonne del Complesso Monumentale della SS.Trinità e Paradiso, lo stesso che ospita la prestigiosa collezione del Museo Mineralogico Campano, al cui direttore Umberto Celentano si vede l’ideatore del premio. La targa d’argento, riproducente uno dei pesci fossili del Cretaceo rinvenuto nell’Ottocento a Capo d’Orlando (Vico Equense), sarà assegnata alla Prof.ssa May Britt Moser (nella foto), Premio Nobel per la Medicina nel 2014, direttrice del Kavli Institute  di Trondheim (Norvegia), autrice della scoperta dei meccanismi neurologici che regolano i campi della memoria visiva nel cervello umano.

“La designazione della illustre scienziata e quelle delle altre personalità insignite del riconoscimento – afferma Umberto Celentano – è un’attestazione della stima da parte degli organizzatori al ruolo fondamentale della donna nel mondo scientifico, culturale ed industriale”.  Per il “Management Culturale” insignita la Prof.ssa Annamaria Colao dell’Università Federico II, ricercatrice di fama internazionale e presidente designata dall’Associazione Italiana di Endocrinologia, mentre per la sezione “Scienza  e Alimenti” la Prof.ssa Elisabetta Bernardi dell’Università “La Sapienza” di Roma, nutrizionista e curatrice della rubrica “La Scienza in Cucina” nella trasmissione “Superquark”.

Per la sezione “Divulgazione Scientifica” targa d’argento a Silvia Bencivelli, giornalista e scrittrice. Per “Scienza e Industria” riconoscimento all’Ing. Sonia Bonfiglioli, Presidente di Bonfiglioli Spa, azienda leader a livello mondiale nel settore della meccanica di precisione. Infine, per la sezione “Comunicazione Multimediale” premiata la dott.ssa Beatrice Mautino, ideatrice di un seguito blog scientifico. In occasione della cerimonia di conferimento si annunciano importanti novità sulla Fondazione Discepolo, che ha dato vita nei decenni scorsi al museo mineralogico, e sull’organigramma del Premio Capo d’Orlando. Proprio da questa località di Vico Equense proviene il pesce fossile della specie Stemmatadus rhombus, databile al Cretaceo inferiore, che ha ora arricchito il Museo Mineralogico Campano grazie alla donazione di Alda Guida, appassionata divulgatrice culturale. Il raro esemplare è una delle nove specie ittiche, vissute tra i 124 ed i 128 milioni di anni fa, nell’antico bacino costiero, oggi geosito, compreso tra Capo la Gala (Vico Equense) e Pozzano (Castellammare di Stabia).  Una peculiarità oggetto di divulgazione da parte del Prof. Filippo Barattolo dell’Università “Federico II”.

Il Premio Capo d’Orlando, a cui è dedicato il sito www.premiocapodorlando.it, è stato consegnato finora a Vico Equense a quindici premi Nobel, tra essi John F. Nash, la cui storia ha ispirato il film “A Beautiful Mind”, James D.Watson, co-scopritore della struttura del DNA, Paul Krugman, Andre Geim, Venki Ramakrishnan, Presidente della Royal Society, Paul Nurse.

 

Addio al pioniere Meggiorin

Addio al pioniere Meggiorin

Lutto nel mondo spaziale. E’ venuto a mancare a Brescia l’imprenditore Guido Meggiorin, titolare dell’omonima azienda di telecomunicazioni mobili e soprattutto pioniere dei servizi satellitari privati. Nella seconda metà degli anni ’90 fondò la MegSat Space Division, divisione spaziale del gruppo Meggiorin, prima azienda italiana a capitale privato ad avere progettato, costruito e messo in orbita due microsatelliti per telecomunicazioni. Un’impresa portata a termine con un gruppo di lavoro composto da giovani ingegneri bresciani guidati dal direttore e mission manager Giancarlo Borghesi. Il primo successo porta la data del 29 aprile 1999, quando il dimostratore tecnologico MegSat 0, con una massa di appena 34 kg, venne lanciato con un razzo vettore Cosmos-3M delle forze missilistiche strategiche russe e immesso in un’orbita di 580 km inclinata di 48 gradi. Numerosi sistemi innovativi introdotti dai progettisti del microsatellite consentono di garantire alti livelli di qualità nell’acquisizione e nel trattamento dei dati rilevati da reti di servizio tecniche, commerciali e di monitoraggio ambientale e da apparati scientifici e tecnologici in funzione a terra o a bordo di veicoli. MegSat 0 era equipaggiato con apparati di trasmissione finalizzati alla telelettura di dati terrestri come quella dei contatori dei serbatoi di gas appartenenti a utenze domestiche isolate, allo scopo di ottimizzare la logistica dei rifornimenti e ridurre i costi di esercizio dei servizi. A bordo si trovava anche l’esperimento scientifico Aurora, telescopio a doppio canale, per la misura del flusso dell’aurora boreale e del cielo notturno, sviluppato dall’Università di Trieste.

Guido Meggiorin avrebbe compiuto 77 anni il 24 settembre e due giorni dopo festeggiato il ventennale della missione MegSat 1, primo satellite operativo, lanciato il 26 settembre 2000 da Bajkonur con il vettore russo Dnepr, deriva dall’ex missile balistico intercontinentale SS 18 K, riconvertito ad usi civili.

Analogamente al Megsat 0, il secondo satellite di 55 kg, immesso in orbita circolare inclinata di 65 gradi a 645 km di quota, ha funzionato registrando i dati acquisiti durante l’intera orbita e ritrasmettendoli a ogni passaggio sulla stazione di controllo a Terra. Il satellite ha svolto quattro tipi di missioni: didattica, scientifica, tecnologica e commerciale. La missione didattica svolta in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, rivolta a 50 scuole medie italiane, ha permesso di sperimentare la gestione e controllo in orbita di un satellite con dati telemetrici, il calcolo delle orbite e tutte le attività scientifiche correlate a una missione spaziale. parte scientifica della missione è invece dedicata a un esperimento, sviluppato dal Laboratorio CARSO (Center for Advanced Research in Space Optics) in collaborazione con l’Università di Trieste, l’Università e l’INFN di Perugia e l’Istituto di Ottica applicata di Firenze, per il monitoraggio e la mappatura delle emissioni UV. A bordo vennero eseguiti un esperimento tecnologico per la qualificazione di materiali e soluzioni ingegneristiche da impiegare per le future generazioni di microsatelliti e servizi commerciali quali la telelettura dei contatori domestici di gas e acqua già sperimentata con il precedente Megsat 0.

La gestione dei microsatelliti avveniva attraversa una stazione di controllo realizzata nella sede di MegSat Space Division sulla via Triumplina a Brescia.

Russia premia “Luna Italiana”

Russia premia “Luna Italiana”

Il documentario Luna Italiana – Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo  di Marco Spagnoli, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con History Channel e con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e NASA, ha vinto il Premio ex – aequo come Miglior documentario al Tsiolkovsky Space Fest, il più importante festival della russo sullo Spazio, legato al Museo permanente dell’Esplorazione spaziale, e uno dei principali del mondo dedicato al settore. Il documentario di Marco Spagnoli ha condiviso il Gold Prize dello Tsiolkovsky per il Miglior Documentario di oltre 50 minuti, insieme ai registi Maxim Vasûnov e Roman Naumenkov (Russia) autori del film “Baikonur. La caduta di Babbo Natale”. “In tempi come questi la figura di Rocco Petrone ci ricorda come si possano superare tutti gli ostacoli anche nei momenti più difficili e duri.” commenta Marco Spagnoli.

«È un grande risultato per un documentario dedicato alla corsa alla Luna e che ci fa sentire orgogliosi, perché incentrato su un grande italiano, figlio di emigrati in America – commenta il Presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia – Una storia come tante che descrive il genio e la passione di tantissimi italiani nel mondo. Un prestigioso premio che sentiamo un po’ nostro per aver creduto, come ASI, in questo progetto e averlo sostenuto». “Nessuno potrà mai dire abbastanza bene di Rocco Petrone. Non saremmo mai arrivati sulla Luna in tempo o, forse, non ci saremmo mai arrivati senza Rocco“. Con queste poche parole Isom “Ike” Rigell, ingegnere capo del Kennedy Space Center e addetto alle operazioni di lancio, restituisce tutto il peso di una figura rimasta a lungo in ombra, ma che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato, il 20 luglio del 1969, alla discesa dell’uomo sulla Luna: Rocco Petrone (1926-2006), un uomo timido e ombroso, inflessibile, infaticabile, che si è guadagnato il soprannome di “tigre di Cape Canaveral”.

Il documentario Luna italiana, ricostruisce la vita e la personalità di Rocco Petrone, direttore delle operazioni di lancio dell’Apollo, collaboratore chiave di Wernher Von Braun, che ha svolto un ruolo chiave nella conquista del cosmo. Ispirato dal libro di Renato Cantore, Dalla Terra alla Luna, Rocco Petrone, l’Italiano dell’Apollo 11, edito in Italia da Rubbettino, il documentario ricostruisce la vita di questo figlio di emigranti della Basilicata: nato negli USA e, grazie allo Ius Soli, cittadino americano, poté frequentare l’Accademia di West Point, laureandosi poi in ingegneria al MIT. Entrato nel leggendario gruppo di ingegneri che ad Hunstville in Alabama fondarono il nucleo di quella che nel 1958 sarebbe diventata la NASA, realizzò con loro la promessa di John Fitzgerald Kennedy di portare l’uomo sulla Luna prima della fine degli anni Sessanta.

Grazie a rare immagini di repertorio provenienti dagli archivi dell’Istituto Luce, Teche Rai, Associated Press, BBC e NASA, Luna Italiana racconta la storia della corsa allo spazio, ovvero il duello tra America e Unione Sovietica, in un viaggio attraverso la scienza, la cultura pop e la vita politica di quegli anni. Una storia emozionante che, oltre alla viva voce di Petrone e di altri protagonisti di quell’epoca straordinaria e irripetibile, si avvale della testimonianza di scienziati, studiosi e giornalisti per ricostruire non soltanto la sfida tecnologica per la conquista dello spazio, ma anche il contesto culturale in cui questo avvenne. Tra gli intervistati: Tito Stagno, Piero Angela, Oscar Cosulich, l’astrofisico Amedeo Balbi, l’ingegnere aerospaziale Roberto Somma, la regista Susanna Niccharelli ed altri. A dare la voce a Rocco Petrone è Francesco Montanari, mentre Laura Morante è la voce narrante del documentario.

 

Luna e Parmitano al MAXXI

Luna e Parmitano al MAXXI

L’Agenzia Spaziale Italiana celebra al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il 50esimo anniversario del primo allunaggio con un triplice evento che prevede la diretta del lancio di Luca Parmitano, protagonista della missione Beyond, previsto alle 18,28 ora italiana. Dopo il decollo della capsula Soyuz, alle 20,00 il pubblico potrà assistere all’inaugurazione della mostra Lunar City, a cura di Alessandra Bonavina: fotografie e video che raccontano l’esplorazione del nostro satellite, esposizione realizzata anche in collaborazione con INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) ed ESA, con il supporto della NASA e dell’Ambasciata Americana in Italia. A conclusione della serata, alle 21,00, nella piazza del MAXXI proiezione del trailer del docufilm Lunar City, sempre di Alessandra Bonavina.

“L’allunaggio è stato davvero un enorme passo per l’umanità che ha dato – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – un forte impulso internazionale allo sviluppo e alla tecnologia dedicata alla vita quotidiana. Ha aperto le porte a un nuovo mondo che oggi ci permette di guardare ancora più in là. Al di là delle celebrazioni dobbiamo, ora, puntare lo sguardo verso le prossime sfide a cui il mondo spaziale è chiamato. La coincidenza dell’anniversario dei 50 anni della conquista umana della Luna e l’avvio della seconda missione di Luca Parmitano ci permette di focalizzare il ruolo dell’Italia nell’ambito di un settore all’avanguardia ed economicamente strategico. Gli astronauti sono tra gli ambasciatori del protagonismo italiano internazionale in un settore alla frontiera della conoscenza, della scienza e dalla forte valenza economica. La spinta economica, la cosiddetta Space Economy, è una leva finanziaria fondamentale e strategica per la crescita del paese che in questo comparto si posiziona tra le grandi potenze dello spazio a livello mondiale, con una presenza e una tecnologia avanzata in tutti gli ambiti. Guardando oltre, come suggerisce il nome della missione di Parmitano, facciamo a lui i nostri auguri per l’avvio della missione dell’ESA Beyond anche come momento per ricordare che si stanno muovendo prossimi passi che porteranno a nuove e imminenti missioni verso la luna”.

Luca Parmitano, che nel corso della missione assumerà il ruolo di comandante (terzo europeo), si aggancerà alla Stazione Spaziale Internazionale dopo circa sei ore dal decollo previsto dal cosmodromo di Baikonur e resterà a bordo della stazione fino al 6 febbraio 2020. Nel corso della sua missione, Parmitano avrà il compito di seguire oltre 200 esperimenti, 6 dei quali proposti dall’ASI. Con questa missione Parmitano farà salire a 12 il numero dei voli che hanno avuto a bordo i 7 astronauti italiani che fino ad oggi sono stati lanciati nello spazio. Gli esperimenti dell’Agenzia Spaziale Italiana sono realizzati con la collaborazione di diversi enti e università italiane e internazionali e sono: NUTRISS; ACOUSTIC DIAGNOSTICS; XENOGRISS; LIDAL; Mini-EUSO; Amyloid Aggregation.

A Bergamo i 5 giorni della Luna

A Bergamo i 5 giorni della Luna

La città di Bergamo dedica cinque giorni al 50ennale della conquista della Luna, con altrettanto eventi imperniati sugli interventi di esperti e due piece teatrali. Primo appuntamento il 16 luglio, data di inizio del viaggio spaziale che nel 1969 condusse i primi uomini sulla Luna e che esattamente un anno dopo sarebbe stata posta in calce all’atto costitutivo di SACBO, la società di gestione dell’aeroporto di Bergamo.

L’avventura della Luna” è il titolo dell’evento promosso in collaborazione con il Comune di Bergamo, che si terrà Martedì 16 luglio 2019 alle ore 21 nello spazio sottostante Palazzo della Ragione in piazza Vecchia. L’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo a bordo della stazione spaziale internazionale, dialogherà con il giornalista scientifico Eugenio Sorrentino, ripercorrendo l’epopea dell’impresa lunare che ha segnato la storia dell’umanità e traguardando il futuro dell’esplorazione lunare che prevede la creazione di una base orbitale e il ritorno di astronauti sulla superficie selenita.

Una serata particolare, scandita da fortunate coincidenze astronomiche e non solo. Il 16 luglio, giorno di plenilunio, sarà contrassegnato da un’eclissi lunare parziale con il cono d’ombra della Terra che oscurerà per circa due terzi il nostro satellite naturale. Un fenomeno che coinciderà con l’intervallo della serata imposto dall’appuntamento con i 100 rintocchi del Campanone a Bergamo Alta. Infatti, la Luna entrerà nell’ombra alle 22:01 e qualche manciata di secondi. Immagine suggestiva che sarà proposta sullo schermo, grazie alla collaborazione dell’osservatorio astronomico di Padova dell’INAG, e commentata, prima di completare la discussione sull’importanza dei programmi spaziali che dal passato ci proiettano nel futuro.

Il 17 luglio il matematico Piergiorgio Odifreddi propone il viaggio cosmico “Dalla terra alle lune”, con richiami allo storico e filosofo Plutarco, Keplero, uno dei fondatori dell’astronomia moderna, e Huygens, lo scienziato vissuto nel mezzo secolo che separò Keplero e Galileo da Newton.  Dopo la proiezione del film “The first man”, adattamento cinematografico della biografia ufficiale di Neil Armstrong, in programma la sera del 19 luglio, nel Palazzo Frizzoni del Comune di Bergamo il 20 e 21 luglio viene proposta la narrazione teatrale dal titolo “Abbiamo sognato la luna”, prodotto da Pandemonium Teatro e di cui è autore lo scrittore di fantascienza Paolo Aresi. Sempre il 21 luglio, ma in piazza Vecchia, la Fondazione Teatro Donizetti va in scena con “La luna – piccola opera per un uomo e un grande passo per l’umanità”, progetto artistico con testi e narrazione di Francesco Micheli, un viaggio fra le musiche e le ambientazioni lunari e notturne di Gaetano Donizetti e altri celebri compositori.